Ostia, pronto soccorso del Grassi in affanno: un aiuto dai Campani in Tiberi
Donata una poltrona reclinabile al reparto del Pronto Soccorso dall’associazione dei napoletani di Roma Campani in Tiberi
Ostia – Mese di fuoco per il pronto soccorso del Grassi con circa 160 accessi al giorno e personale in grave carenza medica e infermieristica. Un piccolo aiuto arriva dall’associazione Campani in Tiberi che ha donato una poltrona reclinabile indispensabile per pazienti che non hanno necessità di essere barellati.
Quello di luglio è il mese con più alta richiesta di prestazioni per il pronto soccorso dell’ospedale “Grassi” di Ostia. Succede che alle esigenze di emergenza sanitaria dei circa 500mila residenti, da Pomezia a Fiumicino, che fanno capo al bacino d’utenza del litorale romano, si aggiungano quelle dei bagnanti che vengono a passare le loro giornate da queste parti ed a quelle dei passeggeri in transito per il vicino aeroporto intercontinentale.
Da sempre il personale dell’ospedale di Ostia si distingue per superlavoro un po’ in tutti i reparti, sottodimensionati rispetto alle esigenze del litorale romano, ma soprattutto al Pronto Soccorso. Per numero di accessi, circa 54mila l’anno, il “Grassi” è tra i primi ospedali di Roma seguendo di poco il San Camillo, che ne conta circa 61mila, e più di Tor Vergata che ne ha 45mila.
“Luglio è il mese a maggior afflusso con oltre 160 accessi al giorno – conferma il dottor Giulio Maria Ricciuto, primario del Pronto Soccorso – Durante le giornate estive abbiamo una media di accessi superiore a quella di tutti gli altri ospedali del Lazio. Per questo abbiamo bisogno di una concentrazione di assistenza addirittura superiore in estate, periodo di ferie del personale, rispetto a tutti gli altri mesi. Riusciamo a garantire sempre la miglior assistenza possibile con le nostre forze sebbene è noto che le risorse sono non proprio adeguatissime ma questo succede un po’ in tutta la regione”.
In realtà, date per buone le dichiarazioni ufficiali, basta approfondire giornalisticamente per scoprire che la coperta al “Grassi” è più corta che altrove. I rappresentanti sindacali hanno più volte lamentato che il Pronto soccorso avrebbe bisogno di un rafforzamento dell’organico, carente di almeno 4 medici, e che andrebbe dotato dei letti di Terapia Subintensiva che non sono mai stati attivati nonostante siano previsti dalla legge. Peraltro, leggendo relazioni anche datate si scopre che la notte resta il periodo operativo più critico, mancando l’operatore che dovrebbe gestire i dati dei pazienti, non essendoci il servizio di consulenza di Endoscopia digestiva (assente anche nei festivi) e che diversi medici sono esentati dal turno notturno.
A dare un piccolo segnale di riconoscenza e di sostegno da parte della società locale è stata oggi l’associazione Campani in Tiberi, il gruppo di napoletani e campani che vive sul litorale romano e nella Capitale. L’associazione, grazie alla raccolta di contributi durante la Tombolella natalizia e le altre iniziative sociali, ha donato al Pronto soccorso una poltrona reclinabile specifica per quei pazienti che non possono stare in barella prima del ricovero.
I Campani in Tiberi non sono nuovi a questa forma di collaborazione con la sanità locale, particolarmente apprezzata dalla Asl Roma 3. “E’ la terza donazione che facciamo all’ospedale – ricorda Michele Bove, tra i fondatori di Campani in Tiberi – In passato abbiamo consegnato un set di trapani pediatrici per la Pediatria e poi un set di borse di pronto intervento, sempre pediatrico”. Gratitudine e apprezzamento sono stati espressi dalla direttrice sanitaria del “Grassi”, Maria Grazia Budroni, che ha partecipato alla cerimonia di consegna rappresentando l’azienda sanitaria.