Fair Play Menarini, Arianna Fontana riceve il premio a Castiglion Fiorentino: “Averlo ricevuto è la conferma del cuore messo in gara”
Una parata di stelle dello sport sul palco del Premio. Anche lei. La campionessa olimpica di short track. In divisa militare della Guardia di Finanza, Arianna ha ricevuto un premio. Un simbolo di un valore che secondo lei, dovrebbe essere seguito anche nella vita
Il Faro on line – 8 medaglie olimpiche ai Giochi Invernali. Nell’ultima edizione a Cinque Cerchi, a PyeongChang, Arianna è diventata campionessa olimpica nello short track.
500 metri tutti d’oro e con record personale di 42″569. E non solo. In Corea del Sud, la Fontana si è portata a casa altre due medaglie. Argento nei 3000 staffetta e bronzo nei 1000. Un campionessa a tutto tondo. Una delle più rappresentative dello sport italiano.
Anche portabandiera alle Olimpiadi. Una festa totale per lei. Sono ritornati i fasti di quell’esperienza eccezionale e lo hanno fatto in terra nativa. Ad Arezzo, in casa Italia, Arianna ha ricevuto un premio prestigioso. Per il Fair Play. Probabilmente, il più ambito per un’atleta. Un valore olimpico onorato.
Le è stato consegnato dal Comandante del Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle, Vincenzo Parrinello e dal Direttore corporate delle risorse umane Gruppo Menarini, Ennio Troiano. Un Corpo affezionato ad Arianna, quello della Guardia di Finanza. Il suo Corpo Militare di appartenenza. Durante la cerimonia di premiazione della XX edizione del Premio Fair Play Menarini, che si è tenuta a Castiglion Fiorentino, lo scorso 19 luglio, la pluricampionessa olimpica di short track ha ricordato le sue vittorie e ringraziato per un riconoscimento così tanto importante.
Come riportato dal comunicato stampa diffuso post manifestazione, dall’ufficio stampa del Premio, ecco le parole di Arianna Fontana, dopo aver ricevuto il suo premio:“Il Fair Play è l’atteggiamento che tutti noi dovremmo assumere durante la vita quotidiana. Ammettere i propri errori a volte è la cosa più difficile da fare. Tuttavia, anche la cosa più semplice. E’ giusto porre rimedio. Essere se stessi e naturali è la cosa migliore”. Parlando dei sacrifici affrontati, ha aggiunto: “I sacrifici sono stati tanti. Sono entrati in squadra a 15 anni, via da casa. La vita da teenager non l’ho più di tanto. Ma sapevo dove volevo arrivare e i sacrifici li ho fatti volentieri. Essere a Castiglion Fiorentino, è la conferma che il cuore c’era e la testa pure”.
Foto : Fair Play Menarini/Fiamme Gialle