Fiamme Gialle, campioni del mondo in Cina, Garozzo e Avola: “Un successo voluto, abbiamo tirato all’unisono”
Una vittoria unanime di una squadra coesa. I due finanzieri fanno tris al Mondiale, insieme a Foconi e Cassarà. Sul primo gradino nel fioretto a squadre. Vecchi e Gulotta ai piedi del podio
Il Faro on line – E’ calato il sipario sui Campionati del Mondo Assoluti di Wuxi2018. Le luci al “Crown Plaza” di Wuxi si sono spente dopo l’ultima finale, quella di fioretto maschile a squadre, che ha visto l’Italia trionfare e salire sul gradino più alto del podio.
I finanzieri Daniele Garozzo e Giorgio Avola con Alessio Foconi (Aeronautica Militare) e Andrea Cassarà (Carabinieri) gli altri componenti del quartetto, hanno trionfato battendo, in finale, il team americano (45 a 34 lo score) e conquistato il terzo titolo mondiale consecutivo (Mosca2015, Lipsia2017 e Wuxi2018).
La finale non era iniziata coi migliori auspici: al di là dell’imbattibilità stagionale degli Stati Uniti e della loro voglia di rivincita, era giunto anche l’infortunio alla caviglia destra di Giorgio Avola nel corso dell’ultimo riscaldamento prima dell’assalto.
Dopo però le prime stoccate ed un testa a testa giocato più sul filo dei nervi che su quello della tecnica, il talento e la classe di Daniele Garozzo hanno fatto la differenza, gestendo il vantaggio sino ad allungare nel finale giungendo al definitivo 45 a 34 che da il via alla festa azzurra sul podio.
I fiorettisti azzurri erano approdati alla finale contro gli States grazie al netto successo, col punteggio di 45 a 30, contro la Corea del Sud in semifinale, che aveva dato continuità alla vittoria ai quarti contro la Polonia per 45 a 23 e, ancor prima, a quella all’esordio, nel turno dei 16, contro l’Australia per 45 a 34.
“E’ un successo voluto e costruito punto su punto – dicono all’unisono i quattro campioni del mondo di fioretto – loro nel corso della stagione avevano anche festeggiato il ruolino di marcia positivo anche andando un po’ sopra le righe. Gli avevamo dato appuntamento al Mondiale e, questa pedana, ha emesso il verdetto. E’ stato un assalto – sottolinea l’olimpionico Daniele Garozzo – che abbiamo tirato come un tutt’uno. Siamo stati coesi e ci siamo dati la carica l’un l’altro. Anche Giorgio dalla pedana ci ha caricato ed è stato con noi in pedana”.
“Mi ero preparato mentalmente ogni assalto – scherza Avola – e non potevo oramai sprecare la fatica. Mi spiace non essere salito in pedana, ma i ragazzi sono stati straordinari”.
Nella sciabola femminile, invece, l’Italia è rimasta ai piedi del podio. La squadra azzurra formata da Irene Vecchi, e Loreta Gulotta, e da Rossella Gregorio e Martina Criscio è stata sconfitta per 45 a 40 dalla Corea del Sud nell’assalto valido per il bronzo, verso il quale era stata “dirottata” dalla stoccata del 45 a 44 nel match di semifinale contro la Russia che ha interrotto una rimonta azzurra da applausi.
La squadra azzurra era giunta in semifinale dopo aver sconfitto col punteggio di 45 a 44 l’Ungheria nell’assalto dei quarti di finale, dando continuità al successo ottenuto ieri nel turno delle 16 contro l’Azerbaijan per 45 a 34.
Foto : Team Bizzi