Stand Up Paddle, Farmacisti in aiuto racconta la tappa

Quest’anno il Trofeo The Beach Club si è raddoppiato con una due giorni di sport che ha visto in acqua 70 atleti in rappresentanza di sei regioni. Oltre 1.200 gli spettatori che si sono radunati lungo la riva dello stabilimento balneare La Capannina di Maccarese dove il 7 e l’8 luglio si sono tenute le competizioni delle diverse categorie coinvolte: tra i tanti atleti, molti giovanissimi e addirittura 20 ragazzi sotto i quattordici anni, futuro di uno sport in grande crescita.

La manifestazione, organizzata dal delegato FISW di Roma Pierluigi Rovegno, Race Director Giuseppe Cuscianna e Andrea Ostili, ha visto il coinvolgimento della ONLUS Farmacisti in Aiuto e la partecipazione di enti e istituzioni, tra i quali il presidente del CONI Lazio Riccardo Viola, il Comandante dalla Capitaneria di Porto di Fregene, Dott. Serra, e si è avvalsa del supporto tecnico in mare della Polizia di Stato di Fiumicino, che ha svolto un eccellente lavoro di sicurezza.

“Un clima favorevole, anche se sabato il vento ha reso la gara davvero impegnativa” ci racconta Tullio Dariol, Presidente di Farmacisti in Aiutoe presente entrambi i giorni della tappa con un punto informativo della Onlus che partecipa in virtù del partenariato che la lega alla ASD The Beach Club.

“Insieme agli altri volontari – prosegue il Presidente – siamo stati davvero felici di poterci avvicinare ai tanti sportivi presenti e vivere così da vicino non solo la competizione, sempre sana, ma anche il tifo che gli stessi concorrenti facevano dalla spiaggia agli altri, alla tanta solidarietà, alle pacche sulle spalle, agli scambi di attrezzatura o consigli per fare la gara migliore.
Da parte nostra, ovviamente, è motivo di grande speranza vedere coinvolti così tanti bambini in modo sano e altrettanto importante la partecipazione di due atleti con disabilità. Perché è la resilienza ciò che ci fa andare avanti e ci insegna a trovare soluzioni per migliorarci sempre; elemento che per noi è fondamentale anche nelle aree in cui operiamo. Puntiamo a questo perché l’indipendenza è un diritto, ma a volte anche una grande conquista. Anche per questo puntiamo molto sull’istruzione, sulla salute e progetti di inserimento lavorativo”.

“L’attività sportiva nella mia vita è diventata fondamentale da quando un incidente stradale mi ha cambiato totalmente la vita costringendomi su una sedia a rotelle – racconta Simone Mazzanti, atleta nella categoria Adaptive – Fortunatamente, per carattere e soprattutto grazie all’appoggio di famiglia e tanti amici, sono riuscito a reagire, tornando a dedicarmi al Sup grazie ad un ausilio, il Sitpad, che mi sono costruito e che adesso è diventato anche un brevetto. Ne vado particolarmente fiero perché mi consente di fare questo sport con molta soddisfazione e divertimento ma soprattutto mi permette di tornare a sentirmi indipendente ed autonomo al pari degli altri”.

“Cosa vedo nel futuro? Spero si riesca a sensibilizzare maggiormente le istituzioni; è quello che cerco di fare andando in giro con il mio Sup adattato per mio conto ed a mie spese. Attualmente, nel mio piccolo, sto facendo le ore di tirocinio per ottenere il rilascio del brevetto; collaboro con l’unica scuola attualmente presente in Italia, Surf4all di Tirrenia, che promuove le attività surfistiche per tutti, disabili e non. Sono inoltre consigliere di Asd Toscanasurfing di Cecina che organizza gare nazionali di federazione”.

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(Il Faro on line)