Il circolo “Mandolesi”: “Tutta una messa in scena il consiglio sulla chiusura del punto di primo intervento di Gaeta”
Il circolo polemizza sul consiglio comunale tardivo circa il rischio chiusura del punto di primo intervento di Gaeta.
Gaeta – Dopo il consiglio comunale “urgente e straordinario” che si è tenuto a Gaeta lo scorso 31 luglio, alla presenza del Presidente della commissione regionale sanità, per discutere della sempre più imminente chiusura del punto di primo intervento dell’ospedale cittadino, il circolo “Mariano Mandolesi” – già Rifondazione comunista ora Partito comunista- replica a quanto risultato da tale incontro istituzione.
“Il 31 luglio la Presidente del Consiglio comunale di Gaeta ha convocato l’assise cittadina in seduta “urgente e straordinaria” per discutere dell’imminente chiusura del Primo Intervento (Leggi qui il nostro articolo al riguardo). Qui- affermano, in una nota, gli esponenti del circolo “Mariano Mandolesi”- iniziano le barzellette, visto che la stessa Presidente, che nella nostra città amministra insieme a Forza Italia, e’ in quota al Pd, il partito di Zingaretti che ha deciso la suddetta chiusura, oltre alla definitiva distruzione di ciò che resta del nostro presidio ospedaliero.
Le parole “urgente e straordinario” rendono il tutto ancor più esilarante visto che qui non si parla di un cataclisma improvviso e inaspettato, ma del frutto di scelte chiarissime e pubbliche compiute negli anni dalla giunta regionale in collaborazione con la Asl di Latina fino al decreto del luglio 2017 che ha definitivamente stabilito quanto già denunciavamo da tempo (Leggi qui il nostro articolo al riguardo).
Noi Comunisti – prosegue la nota- abbiamo organizzato assemblee pubbliche, incontri con i dipendenti, petizioni con migliaia di firme e tutta una serie di altri eventi in merito fin da quando ancora nessuno ne parlava. Nel frattempo, il sindaco Mitrano e la sua maggioranza negavano ogni evidenza, ci davano dei visionari, attestavano la massima stima alla dirigenza Asl, millantavano potenziamenti di ogni genere, approvavano senza vergogna con il loro voto favorevole ben due piani aziendali che decretavano lo smantellamento del Di Liegro.
Le minoranze, come al solito, dormivano o peggio approvavano con gli amministratori documenti senza senso contenenti proposte lontane da ogni realtà, tra inutili case della salute e futuristici policlinici comprensoriali da creare a Gaeta, tutto per distrarre e rabbonire l’opinione pubblica assecondando in realtà lo smantellamento in atto.
A seguito dell’ ultimo presidio organizzato dal Partito Comunista lo scorso 13 giugno, in occasione del quale abbiamo ricordato ancora una volta quanto sta per accadere, questi signori hanno compreso forse l’imminenza di un fatto gravissimo del quale sono palesemente responsabili e che non sarebbe passato sotto silenzio, hanno temuto, quindi, che, finalmente, i cittadini potessero presentargli un conto salato. Così, hanno “ordito” questa squallida messa in scena, a giochi fatti, per far credere che intendono impedire ciò di cui per anni sono stati complici consapevoli.
Probabilmente urleranno, approveranno deliberati di fuoco, si strapperanno i capelli e chiederanno incontri immediati a questo e a quell’altro dirigente minacciando rivoluzioni. Qualunque meschina buffonata venga fuori da questo Consiglio noi– conclude la nota- sappiamo bene, come tutti i cittadini consapevoli, quali sono le responsabilità di quanto accade, non le dimenticheremo e ce li inchioderemo.”
(Il Faro on line)