Realizzata un’opera di urban art sul tetto del Teatro del Lido dedicata all’hip hop e visibile da aerei ed elicotteri oltre che dai palazzi vicini
Ostia – Il mare di Roma visto dall’alto sarà un po’ più caratteristico e riconoscibile grazie anche all’opera d’arte realizzata sul tetto del Teatro del Lido da Warios, un artista e designer contemporaneo.
Lo scorso maggio, infatti, Warios ha dipinto i 300 metri quadrati del tetto del teatro comunale di via delle Sirene tracciando una citazione emblematica tratta da “Unity“, canzone scritta nel 1984 da Afrika Bambaataa e James Brown, simbolo della cultura hip-hop e delle radici della Zulu Nation.
L’opera sul tetto, realizzata per il progetto “Urban Area 2018” e curata da Mirko Pierri dell’associazione a.DNA, e rappresenta nella volontà di ideatore e del realizzatore un messaggio al cielo, un tributo a coloro che hanno contribuito alla nascita e all’evoluzione della comunità hip-hop nel mondo, diffondendo le sue basi di condivisione, positività e libera espressione. A giugno l’associazione a.DNA ha realizzato quest’opera nel centro anziani di piazza Ronca.
Il video del lavoro di Warios è un’ulteriore dedica a questa cultura, che nella città di Roma e in particolare nel quartiere di Ostia affonda le sue radici storiche della sua declinazione italiana.
La citazione simbolica rimanda agli albori dell’hip-hop e la performance di break dance è di uno dei piccoli b-boy ostiensi: un chiaro riferimento a quanto questa cultura sia radicata nel territorio continuando ancora a diffondersi tra le nuove generazioni e creando una forte aggregazione.
Warios è un giovane artista e designer contemporaneo, noto soprattutto per l’arte dei graffiti. È nato a Roma e ha iniziato la sua carriera nei primi anni 2000. Attualmente è specializzato in calligrafia, tipografia e lettering. Nel 2015 è entrato a far parte del gruppo mondiale “Calligraffiti Ambassadors“. Ha partecipato a numerose mostre internazionali e eventi di graffiti. A gennaio 2018 insieme con altri artisti internazionali Warios ha preso parte al progetto “Vai oltre il bullismo” della Regione Lazio realizzando una sua opera in una scuola.