CECILIA LASCIA IL NUOTO |
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Europei, argento e addio alle gare per Cecilia Camellini: “Un argento di valore, festeggio il mio addio al nuoto”

16 agosto 2018 | 18:51
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Europei, argento e addio alle gare per Cecilia Camellini: “Un argento di valore, festeggio il mio addio al nuoto”

La pluricampionessa paralimpica lascia le competizioni. Lo fa a sorpresa a Dublino, dopo uno splendido secondo posto nei 400 stile. La sua gara del cuore

Il Faro on line – Un atleta simbolo per il movimento paralimpico italiano. Cecilia Camellini, classe 1992, ha disputato tre Paralimpiadi (Pechino a 16 anni, e poi Londra e Rio). Con due ori, tre argenti e tre bronzi olimpici conquistati. Oltre agli innumerevoli successi nei Mondiali e gli Europei. La modenese, di Formigine, appena laureata psicologa, a sorpresa, appena dopo aver conquistato il suo argento europeo, ha annunciato l’addio alle gare.

Abbracci e lacrime per una super persona e super campionessa che ha dato tanto allo sport italiano. Grandissima la grinta che ha messo la Camellini nella finale dei 400 stile S11. Assieme a Martina Rabbolini, l’altra azzurra in gara hanno condotto una finale al cardiopalmo. Argento e bronzo. E abbracci, molti abbracci. “Per me i 400 – racconta Cecilia – sono la gara del cuore, rispecchiano alla perfezione la mia personalità,  è una distanza che tira fuori tutto quello che ho, è come se potessi realizzarmi davvero al 100%. E’ stato un anno difficile, questa vale di molto di più di una medaglia, perché ho deciso di lasciare il nuoto per dedicarmi al mio lavoro, avrei preferito dirlo in un altro momento, ma mi sono sentita invece di farlo ora, festeggiare con un argento il mio addio al nuoto“.

La Camellini  (Sea sub Modena/FF.OO), oltre a regalarci questo straordinario argento, ci descrive alla perfezione cosa rappresenta per lei questa gara. Ed è come esser lì con lei, bracciata dopo bracciata. Ha sacrificato molto del suo già esiguo tempo libero a questa disciplina, dividendosi per anni tra la piscina e i libri. Ed oggi ha avuto il suo tra meritato premio lasciandoci però a bocca aperta per il suo addio al nuoto. Davanti all’azzurra solo il motoscafo olandese Bruinsma che oltre all’oro mette a segno un eccezionale record del mondo (5’04”74) fino ad oggi in mano alla tedesca Schultz (5’10”77).

Sorpresa delle sorprese al terzo posto c’è l’altra italiana, Martina Rabbolini (non vedenti Milano) che chiude la finale in 5’49”94. “Non riesco neanche a parlare e a descrivere la gara – racconta Martina – devo ancora rendermene conto. Questo è un piccolo passo in avanti e ci tengo a dedicarla alla mia famiglia e alle bellissime persone che mi sono state vicine ”.