GENOVA NON MOLLARE

Con GENOVA nel cuore

17 agosto 2018 | 11:35
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Con GENOVA nel cuore

Bellissima puntata n.35 di COLPI DI TACCO su RADIO FARO.

Come ogni puntata Colpi di Tacco ha regalato molti spunti di riflessione dal punto di vista sportivo incentrato sull’ AS Roma, partendo come di consueto con il consueto e puntuale intervento di Mariella Quintarelli, giornalista e Responsabile della Comunicazione della Roma Calcio Femminile. Ma da subito il nostro pensiero è doverosamente scivolato verso la tragedia del crollo del  Ponte di Brooklyn di Genova(come viene chiamato dai genovesi), il Ponte Morandi, che ha già fatto registrare numerose vittime, sempre con la flebile speranza che il numero non aumenti.

Per questo non poteva mancare la testimonianza di MichelaBrighenti e Daniele Gi, come ama farsi chiamare, componenti del direttivo del RC GENOVA “Picchia Sebino”. Doppia valenza ha avuto la loro testimonianza in quanto Michela è genovese doc mentre Daniele è un romano trasferito nella città ligure che, come ci ha detto, è la sua seconda casa perché Genova, apparentemente burbera e distaccata come amano presentarsi i genovesi veraci, in realtà è una città che ti accoglie, ti avvolge. Il passaggio più significativo del loro intervento è stato quando i membri del direttivo da subito si erano attivati per metter su una qualche attività di solidarietà, il Roma Club infatti è molto attivo ad esempio per le raccolte di sangue per l’Ospedale Gaslini, attività di cui Michela è proprio l’incaricata del club, e dalle competenti autorità si sono sentiti dire che non c’era bisogno di sangue per mancanza di feriti, quindi tutte le persone coinvolte nel disastro erano tutte decedute !

Seconda e significativa testimonianza ce l’ha poi regalata l’amico Roberto Cerrone, Presidente del RC Gruppo ENI, durante l’intervento storico-statistico nella sua rubrica IL PUNTO. Perché significativa ? Perché ci ha raccontato che nell’esatto momento della caduta del ponte era da poco transitato nella galleria che precedeva il tratto crollato, con conseguente blocco del traffico, per circa tre ore, ma con la paura di dover recuperare l’uscita della galleria a marcia indietro in quanto, appunto causa crollo, l’autostrada non c’era più !

La puntata è poi proseguita con l’ormai tradizionale SALOTTO GIALLOROSSO con il M° Alessandro Conforti, Presidente dell’Associazione culturale LUPA GIALLOROSSA – La Lupa non dimentica, Edoardo Spampinato editore di www.fedegiallorossa.it, Claudio Rossignoli Presidente del RC PISTOIA con i quali sei disquisito sul mercato della Roma con la speranza dell’ultimo colpo in entrata, e in uscita, da parte del Direttore Sportivo Monchi per completare una rosa già corposa e alto tasso tecnico.

Il saluto finale è stato poi dedicato alla città di Genova con questa poesia girata sul web ma di autore, al momento, sconosciuto:

Derûa un pónte, Derûa unn-a stradda, Derûan i nervi de chi, Segûo, O pénsa: Poéivo êse la. Derûa unn-a çitæ, Oua ciú izolà, Derûa a sò economía, Frágile e insegûa. Derûa a fêde, Ne-o çè, Ne-o destìn, Ne-a vitta. Derûan e brássa, De chi o spála, Derûa, pezánte, O magón, In sce nòstre spalle. Tûtto derûa, Fêua che noiâtri. Génte dûa, Inospitále, Morciónna e Con a tèsta cömme un mazabécco. Pe chi o no ne conosce.
Génte che travaggia, Camálli, Portoâli, Carbounée. Artexánn-i, Banchiêri, Capitann-i e Mainè. Villan in scie prie. Superbi,Òrgogliôzi. Fêi!
Inscìste,Inutilmente, O çê, In scia nóstra çitæ. Che da ægua, Brátta, Róvinn-e e Bombe, A l’é sempre sciortìa.  E alua che l’inse, Zena, Domán ti saiè ancún ciú bella!

Crolla un ponte, Crolla una strada, Crollano i nervi di chi, Consapevolmente, Pensa: Avrei potuto essere li. Crolla una città, Ora più isolata,
Crolla la sua economia, Fragile ed insicura. Crolla la fede, Nel cielo, Nel destino, Nella vita. Crollano le braccia, Di chi sta spalando, Crolla, pesante, Lo sconforto, Sulle nostre spalle. Tutto crolla, Tranne noi. Gente dura, Inospitale, Musoni e Testardi. Per chi non ci conosce…
Lavoratori, Camalli, Portuali, Carbonai. Artigiani, Banchieri, Capitani e Marinai. Agricoltori sulle rocce. Superbi, Orgogliosi. Fieri.
Insiste, Inutilmente, Il cielo, Sulla nostra città. Che da acqua, Fango, Macerie e Bombe, Ne è sempre uscita. E allora che cominci, Genova,
Domani sarai ancor più bella.