Lo aveva massacrato di botte per vendetta contro la moglie, arrestato l’uomo che ha ucciso Lucky
Il Nipaf di Latina ha scoperto l’inferno che si celava dentro la casa dell’uomo. Minacce, violenze fisiche e psicologiche sia sulla moglie che sulle figlie.
Latina – L’hanno arrestato ieri pomeriggio l’uomo – 68enne- che avrebbe prima massacrato di botte il piccolo Lucky (Leggi qui il nostro articolo al riguardo) per poi gettarlo in un cassonetto della spazzatura nel quartiere di Nascosa a Latina.
I carabinieri del Nipaf della Forestale di Latina, coordinati dal maggiore Vittorio Iansiti, durante le indagini portate avanti dopo l’esposto presentato da una associazione a difesa degli animali (Leggi qui il nostro articolo al riguardo) hanno scoperto l’inferno che si celava dentro la casa dell’uomo.
Minacce, violenze fisiche e psicologiche sia sulla moglie che sulle figlie: una storia lunga 17 anni. Un girone di tormenti che sembrava senza fine. Per anni, infatti, la donna non aveva avuto la forza di denunciare ed era rimasta in silenzio a sopportare il dolore e la paura. Poi, nelle scorse settimane, qualcosa è cambiato.
Perché la vita spezzata di Lucky non è stata casuale, al contrario, secondo quanto ricostruito fino ad ora era un messaggio srivolto alla moglie dell’uomo, effettiva proprietaria del cane.
Anche altri familiari hanno confermato la versione dei fatti: un uomo violento, che spessa ricorreva anche alle armi, che non conosceva ne limiti ne pudore – alcuni mesi fa si sarebbe masturbato, in casa propria, di fronte ad alcuni minorenni -. In questo contesto drammatico è arrivato l‘arresto per maltrattamenti familiari e violenza sessuale aggravata. Ora l’uomo si trova in custodia cautelare in carcere.
(Il Faro on line)