Ponte della Scafa, pendolari e vigili urbani infuriati
Appelli per la condivisione di auto nel giro lungo il Raccordo e parcheggio a ridosso di Ponte della Scafa per attraversare a piedi
Fiumicino – Pendolari sull’orlo della disperazione per la chiusura del Ponte della Scafa. Nonostante le indiscrezioni sulla possibile apertura a senso unico alternato a partire dalla prossima settimana, c’è chi teme tempi lunghi e già da subito si è organizzato per superare l’ostacolo.
Si moltiplicano sui gruppi facebook le offerte e le richieste di condivisione alla buona di una sola auto per più lavoratori diretti all’aeroporto di Fiumicino o a Parco Leonardo dalla zona del litorale ostiense. Ad essere i più attivo in questo senso sono due gruppi (C’è vita sulla Colombo e Noi pendolari della via del Mare e dell’Ostiense) ma anche su altri gruppi è possibile trovare questa forma di car sharing casareccia.
Diventano ogni giorno di più, poi, coloro che parcheggiano lungo via Tancredi Chiaraluce, a ridosso di Tor Boacciana, e attraversano a piedi il Ponte della Scafa per raggiungere la sponda opposta. Il passaggio a piedi o in bicicletta dovrebbe essere vietato ma ormai i vigili urbani chiudono un occhio. Sono soprattutto gli addetti dei cantieri che operano sulla riva di destra di Fiumara Grande e qualche operaio che lavora in zona Isola Sacra ma il sistema potrebbe implementarsi se solo il Comune di Fiumicino e quello di Roma allestissero con le rispettive aziende di trasporto pubblico un servizio di bus navetta circolare con attestamento sui rispettivi lati del Ponte.
Protestano anche gli automobilisti e i negozianti della zona di Ponente di Ostia. “Non si capisce – contestano – perché da via Guido Calza non sia possibile raggiungere via di Tor Boacciana. Il traffico viene deviato all’altezza di Cineland e gli automobilisti sono costretti a entrare dentro Ostia quando potrebbero percorrere via Tancredi Chiaraluce che, di fatto, è diventata una strada a senso unico in uscita da Ostia”.
Gli stessi interrogativi, con l’aggiunta della richiesta di un cronoprogramma all’amministrazione locale, arrivano dai sindacalisti Cisl della Polizia locale gruppo Roma X Mare. ““Senza un preciso cronoprogramma che stabilisca oltre alla natura e alla consistenza degli interventi da effettuare sul Ponte della Scafa anche la tempistica degli stessi, e in assenza di soluzioni di trasporto alternative come ad esempio l’istituzione di un servizio navette con il contestuale passaggio pedonale sul Ponte, ci avviamo ad un settembre nero che finirà per mettere in ginocchio l’intero Litorale” avvertono Raffaele Paciocca, RSU CISL – FP Roma Capitale e Andrea Venanzoni, Dirigente CISL – FP Polizia Locale X Mare. “Non è difficile immaginare cosa significhi lo spostamento integrale del consistente flusso veicolare, fino a pochi giorni fa insistente sul Ponte della Scafa, da adesso in poi convogliato sulla Via del Mare e poi sul Raccordo: non crediamo di peccare di allarmismo parlando di oggettivo rischio paralisi. La riapertura delle scuole e il ritorno di molti pendolari dalle ferie aggraveranno in maniera inverosimile una situazione che già ora inizia a palesare tutta la sua drammaticità. In questo clima di emergenzialità, atteso lo sforzo straordinario richiesto alle donne e agli uomini della Polizia Locale, chiediamo con forza, in nome della sicurezza e della salute stessa degli operatori, che le istituzioni capitoline e del X Municipio, passando per il Comando Generale, inizino a predisporre un organico piano di analisi e studio degli interventi, dei potenziali servizi operativi, del fabbisogno di personale e di risorse, prendendo atto anche e finalmente della carenza di organico già molte volte lamentata dalla scrivente sigla sindacale e che affligge il Gruppo X Mare”.
“Non ci si può far trovare impreparati – concludono Paciocca e Venanzoni – davanti ad una potenziale emergenza di tali proporzioni, nè la stessa può gravare sulle sole spalle della Polizia Locale e più specificamente su quelle del personale del X Mare”.