Il Papa alle famiglie: “Siete voi la speranza del mondo”

Francesco alla “Festa delle Famiglie” di Dublino: “Non esiste una famiglia perfetta; senza l’abitudine al perdono, la famiglia cresce malata e gradualmente crolla”
Famiglie, sorgenti di pace
Quando in una famiglia ci sono l’amore e la pace, sottolinea poi il Papa, queste possono “essere sorgenti di forza e di pace persino in mezzo alla violenza e alla distruzione, causate da guerra e persecuzione”.
Infatti, spiega il Pontefice, è “a partire dalla famiglia e grazie alla solidarietà mostrata da molte altre famiglie, che la vita può essere ricostruita e la speranza può rinascere”. “In ogni società le famiglie generano pace, perché insegnano l’amore, l’accoglienza, il perdono, i migliori antidoti contro l’odio, il pregiudizio e la vendetta che avvelenano la vita di persone e di comunità”, aggiunge.
Secondo Francesco, alla base di tutto c’è la preghiera: una famiglia che prega “può essere un sostegno speciale per altre famiglie che non vivono in pace”. Poi, a braccio, racconta: “Mentre ascoltavo il coro, ho visto lì una mamma che insegnava al figlio a fare il segno della croce. Vi domando: voi insegnate ai bambini a fare il segno della croce? E’ molto importante che i bambini da piccolini imparino a fare bene il segno della croce: è il primo Credo che imparano, il Credo nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo. Questa sera, prima di andare a letto, voi genitori domandatevi: insegno ai miei figli a fare bene il segno della croce? Pensateci, è cosa vostra!”.
Famiglie aperte alla vita
Citando il quarto capitolo dell’Amoris laetitia, ricorda che l’amore sponsale è “contraddistinto da fedeltà, indissolubilità, unità e apertura alla vita”. Ricorda quindi la testimonianza di una coppia con dieci figli. “Vi domando [rivolto a Mary e Damian]: vi fanno arrabbiare, i figli? Eh, la vita è così! Ma è bello avere dieci figli. Thank you”, dice scherzando.
“Voi avete sperimentato la capacità dell’amore di Dio di trasformare completamente la vostra vita e di benedirvi con la gioia di una bella famiglia. Ci avete detto che la chiave della vostra vita familiare è la sincerità. Capiamo dal vostro racconto quant’è importante continuare ad andare a quella fonte della verità e dell’amore che può trasformare la nostra vita. Chi è? Gesù, che inaugurò il suo ministero pubblico proprio a una festa di nozze”.
“Così è con l’amore coniugale – prosegue -. Il vino nuovo comincia a fermentare durante il tempo del fidanzamento, necessario ma passeggero, e matura lungo la vita matrimoniale in un mutuo dono di sé, che rende gli sposi capaci di diventare, da due, una sola carne”.
Non solo. “E anche di aprire a loro volta i cuori a chi ha bisogno di amore, specialmente a chi è solo, abbandonato, debole e, in quanto vulnerabile, spesso accantonato dalla cultura dello scarto. Questa cultura che viviamo oggi, che scarta tutto: scarta tutto quello che non serve, scarta i bambini perché danno fastidio, scarta i vecchi perché non servono… Soltanto l’amore ci salva da questa cultura dello scarto”.
La #famiglia è icona di Dio: l’alleanza tra un uomo e una donna genera vita e comunione.
— Papa Francesco (@Pontifex_it) 24 agosto 2018
I nonni, un tesoro da custodire
Tra i mantra di Francesco c’è quello di “custodire la memoria”, ovvero le proprie origini. “Le nostre famiglie sono tesori viventi di memoria, con i figli che a loro volta diventano genitori e poi nonni. Da loro riceviamo l’identità, i valori e la fede”
Poi un ammonimento: “Una società che non valorizza i nonni è una società senza futuro. Una Chiesa che non ha a cuore l’alleanza tra generazioni finirà per mancare di ciò che veramente conta, l’amore. I nostri nonni ci insegnano il significato dell’amore coniugale e genitoriale”.
I nonni, spiega Francesco, costituiscono “un tesoro di esperienza” e “sapienza” per le nuove generazioni poiché anche loro “sono cresciuti in una famiglia e hanno sperimentato l’affetto di figli e figlie, di fratelli e sorelle”.
E conclude: “E’ un grande errore non domandare agli anziani le loro esperienze o pensare che parlare con loro sia una perdita di tempo”.
Famiglie, speranza del mondo
Infine, un saluto speciale:
“E’ tardi e siete stanchi! Anch’io! Ma lasciate che vi dica un’ultima cosa. Voi, famiglie, siete la speranza della Chiesa e del mondo! Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, ha creato l’umanità a sua immagine e somiglianza per farla partecipe del suo amore, perché fosse una famiglia di famiglie e godesse quella pace che Lui solo può dare. Con la vostra testimonianza al Vangelo, potete aiutare Dio a realizzare il suo sogno. Potete contribuire a far riavvicinare tutti i figli di Dio, perché crescano nell’unità e imparino cosa significa per il mondo intero vivere in pace come una grande famiglia. Per questo motivo, ho desiderato consegnare a ciascuno di voi una copia di Amoris laetitia, preparata nei due Sinodi sulla famiglia e scritta perché fosse una sorta di guida per vivere con gioia il Vangelo della famiglia. Maria nostra Madre, Regina della famiglia e della pace, sostenga tutti voi nel viaggio della vita, dell’amore e della felicità!”
Dagli spalti del Croke Park Stadium solo lunghi e scroscianti applauso.
(Il Faro online) – Foto © Vatican Media