Sequestrato il cantiere del fabbricato in costruzione al posto del vecchio molino di fronte al Castello giudicato dai residenti un ecomostro
Ostia Antica – Stop alla costruzione di quello che molti definiscono ecomostro a ridosso del Castello di Giulio II. La polizia giudiziaria della Polizia locale di Roma Capitale su disposizione della magistratura ha posto sotto sequestro il cantiere. L’accusa è di aver omesso l’attuazione di misure atte a determinare pericolo nelle case circostanti.
La posa dei sigilli in via dei Romagnoli, di fianco all’ufficio vendite degli appartamenti ancora da realizzare, è avvenuta stamattina, lunedì 27 agosto. L’ipotesi di reato indicata nel cartello di notifica del sequestro del cantiere è la violazione dell’articolo 677 del Codice penale ovvero della “omissione dei lavori necessari a rimuovere il pericolo, generico e presunto, in un edificio o costruzione che minacci rovina”.
Com’è noto nella prima metà del mese di luglio scorso molti residenti della zona hanno denunciato vibrazioni provenienti dal cantiere, così forti da sembrare scosse di terremoto. Quei movimenti sarebbero all’origine di fratture nelle pareti di appartamenti e locali commerciali tanto gravi da determinarne l’inagibilità per il rischio di crollo.
Il cantiere riguarda la demolizione dell’ex molino e la costruzione di un fabbricato per uso residenziale e commerciale alto 16 metri (quasi quanto la Rocca che ne misura 21) e a 60 metri di distanza dal perimetro delle mura del Borgo Medievale. Un folto gruppo di residenti è particolarmente attivo nella contestazione della costruzione e tra loro anche lo storico Vladimiro Melandri, discendente diretto di una delle famiglie di bonificatori romagnoli.