Il mal di testa cronico riduce la produttività, ecco perché le donne sono più soggette

Il mal di testa può diventare un peso molto complesso da sopportare. Trattandosi di una delle condizioni più diffuse in Italia, sicuramente molti di voi lo sapranno già. Secondo le stime dell’OMS, si calcola (solo in Italia) la presenza di 26 milioni di persone sofferenti di cefalea. Sono spesso le donne le più soggette ai mal di testa, anche se questo aspetto lo approfondiremo più avanti. Ciò che conta è che 14 italiani su 100 soffrono di questo disturbo, in modo cronico e dunque continuo. È un problema che può incidere in modo molto violento sulla vita di tutti i giorni, arrivando ad intaccare anche il lavoro. Questo perché il mal di testa può incidere sulla produttività in maniera significativa, riducendola di quasi il 50%.

Emicrania ed effetti negativi sulla vita quotidiana
L’emicrania può rendere difficili molte delle operazioni che compiamo ogni giorno. Anche guardare la tv o passare una serata con gli amici possono diventare azioni quasi intollerabili.

La situazione si complica per i lavoratori, dato che il mal di testa influenza negativamente le prestazioni in ufficio. Secondo uno studio scientifico presentato di recente al meeting di Rimini, si calcola una perdita del 46% della produttività. Lo sostiene il sondaggio My Migraine Voice Survey, secondo il quale anche le assenze dal posto di lavoro dipendono spesso dal mal di testa (nel 14% dei casi).

Preoccupa anche il dato relativo alla cronicità del mal di testa. Al punto che, nel 37% dei casi, gli intervistati hanno ammesso di soffrirne da 16 anni o più. In base a questi dati è facile comprendere tutte le conseguenze negative della cefalea, una condizione che può arrivare ad impedire anche le azioni quotidiane più semplici.

Dalle cure allo studio sulla sensibilità delle donne
Le cure per le cefalee sono diverse, così come sono diverse le cause che possono scatenare il disturbo. Ciò vuol dire che è bene comprendere quali sono queste ultime. Per chi ha mal di testa tutti i giorni è importante capire queste cause perché le forme di cefalea possono essere differenti. Dunque serve intervenire con un percorso di cura adeguato alla diagnosi, che è sempre il caso di richiedere ad un medico specialista.

Detto questo, sono spesso le donne a dimostrarsi più sensibili nei confronti del mal di testa: una delle principali teorie collega l’arrivo dell’emicrania al calo di estrogeni in fase pre-ciclo. Inoltre, pare che la prolattina sia un elemento a sua volta in grado di potenziare il problema del mal di testa. Negli uomini, al contrario, la presenza del testosterone agirebbe in parte come scudo per le emicranie.

In sintesi, è bene intervenire nel modo corretto per combattere il mal di testa, in modo da rimediare alle conseguenze nella vita di tutti i giorni.