Ostia, Centro Storico al buio e in mano a sbandati e abusivi
Un video mostra l’invasione del Centro Storico di carretti di venditori di cineserie e le panchine occupate da ubriachi e senza fissa dimora. Rabbia dei commercianti
Ostia – Via dei Misenati e piazza Anco Marzio, pieno Centro storico della cittadina balneare, ore 22,30 di un venerdì d’estate. Gli ambulanti abusivi hanno occupato lo spazio dello struscio con le loro bancarelle di cover telefoniche e cineserie varie. Sulle panchine sbandati e ubriachi che chiedono l’elemosina e che sputano ai passanti. In giro non ci sono agenti delle Forze dell’ordine che intervengano pure chiamati a vigilare.
E’ quanto mostra il video girato da un negoziante del Centro Storico stanco di essere vessato dall’amministrazione locale nella dislocazione dei tavolini (la storia del Bar Sisto è emblematicae ha già colpito altri due punti ristoro). Il commerciante dopo aver invocato invano per almeno due volte l’intervento della Polizia locale e della altre forze dell’ordine per allontanare venditori abusivi e senza fissa dimora, ha effettuato le riprese e le ha diffuse sui social network accompagnandole con un commento caustico nei confronti dell’amministrazione. Il video, che pubblichiamo interamente in questa pagina, è subito stato condiviso in modo virale riscuotendo solidarietà nei confronti delle attività regolari del Centro Storico.
A piazza Anco Marzio, poi, l’illuminazione pubblica è insufficiente o non funzionante e quando le attività commerciali spengono le loro vetrine con i lampioni supplementari collocati sulle facciate delle palazzine, si sprofonda nel buio più nero.
Lunedì di 3 settembre di tutto questo e di molto altro ancora si parlerà nell’assemblea convocata dall’associazione Ostiamor presso il Bar Sisto. Nel frattempo anche l’associazione SOS-Soccorso Cittadino ha espresso “viva solidarietà a Peppino Ciotoli che non merita un trattamento di questo tipo per una controversia sia per la mancanza di un Piano di Occupabilità spettante al Municipio e sia per l’accertamento sul calcolo effettivo del suolo pubblico occupato. Fa specie leggere che si sta cercando una soluzione? Cioè dopo aver chiuso l’esercizio del Bar? Come si pensa di far recuperare i giorni chiusi?
E’ veramente inaudito un atteggiamento dell’Amministrazione e della Dirigenza che dimostra ancora una volta l’inadeguatezza a gestire situazioni che richiedono senso di responsabilità e doveroso pragmatismo, tenuto conto che il Bar Sisto ha continuato a pagare la stessa rilevante somma degli anni precedenti. Ne consegue che se il pagamento è ritenuto irregolare doveva essere respinto e non incassato.
Peraltro risulta che l’applicazione burocratica di questo titolo ha prodotto la rinuncia di molte iniziative pubbliche (Feste popolari e di Quartiere) che stanno creando effetti sugli introiti del Municipio proprio per l’occupazione del suolo pubblico, che è una voce rilevante per il nostro Municipio.
Francamente proviamo sconcerto dopo l’autolesionismo infamante del marchio ‘Ostia Mafiosa’ avere un altro colpo all’immagine di Ostia con questo anacronistico provvedimento”.