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Roma, fulmine “ferisce” la statua di Garibaldi al Gianicolo – VIDEO

7 settembre 2018 | 19:34
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Roma, fulmine “ferisce” la statua di Garibaldi al Gianicolo – VIDEO

Si stacca bassorilievo dal monumento equestre situato al Giancolo

Roma – “Garibaldi fu ferito, fu ferito ad una gamba. Garibaldi che comanda, che comanda il battaglion”. Ma questa volta è accaduto non durante una battaglia, bensì nel corso di un temporale, quello che la notte scorsa si è abbattuto sulla Capitale.

Un fulmine ha centrato il monumento equestre dedicato all’eroe dei due mondi che dalla terrazza del Gianicolo domina Roma. La saetta ha provocato  il crollo di una parte del basamento e il danneggiamento di un bassorilievo.

La segnalazione è arrivata intorno alle 7 del mattino da parte di un cittadino che ha avvisato subito la Polizia locale. Arrivati sul posto, i vigili urbani hanno accertato il danno e avvisato i Vigili del Fuoco e la Sovrintendenza ai beni archeologici. L’area interessata, per motivi di sicurezza è stata proibita a pedoni e auto.

Roma, #7set 9:30: #vigilidelfuoco al lavoro per eliminare il pericolo dopo il distacco di alcuni elementi in marmo che rivestono il basamento della statua di #Garibaldi sul #Gianicolopic.twitter.com/oenM5tkSOZ

— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 7 settembre 2018

Il fulmine avrebbe colpito trasversalmente il monumento spaccando un bassorilievo che raffigura un leone e causando crepe al basamento che sorregge la statua equestre. Funzionari della Sovrintendenza stanno anche verificando la stabilità della statua Nelle scorse settimane altri danni avevano interessato il patrimonio artistico capitolino.

L’ultimo episodio in ordine di tempo il crollo di una parte tufacea dal Passetto di Borgo, ovvero il camminamento che da Castel Sant’Angelo conduce al Vaticano. Più eclatante il crollo del tetto della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami nel centro storico di Roma, al Foro romano (leggi qui).

Il crollo, a fine agosto, si verificò a chiesa chiusa e due giorni prima della celebrazione di due matrimoni. La causa fu identificata in un cedimento strutturale così come definito dal soprintendente ai Beni culturali di Roma, Francesco Prosperetti.

Già nel 2012 erano stati fatti alcuni interventi anche nella copertura dell’edificio, e il Mibact, il ministero dei Beni culturali, ha dichiarato che “quel lavoro fu fatto bene” ma alcune travi e tiranti, viene sottolineato, erano inaccessibili. Sul crollo la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta con il reato di disastro colposo.

Dopo la messa in sicurezza e il salvataggio delle opere d’arte presenti nella chiesa, l’area è stata posta sotto sequestro. I magistrati disporranno una consulenza tecnica per ricostruire quanto accaduto e verificare se ci siano state delle carenze nella manutenzione della struttura cinquecentesca.

(Il Faro online)