Il grido del Papa contro la mafia: “C’è bisogno di uomini d’amore non di uomini d’onore”

Il Pontefice a Palermo per ricordare il beato Giuseppe Puglisi, martire di mafia, a 25 anni dal suo omicidio: “Dio-amore ripudia ogni violenza e ama tutti gli uomini”
Terminata la celebrazione, Papa Francesco si reca nella missione “Speranza e carità” di Palermo per pranzare con poveri, migranti, ex carcerati. Ad accoglierlo nella struttura il missionario laico Biagio Conte e gli altri fratelli della missione.
Ad aspettare l’arrivo del Pontefice una cinquantina di persone, tra residenti e cronisti tenuti dietro alle transenne, di fronte al portone che si trova in via Decollati vicino alla stazione Centrale, una strada lunga chiusa al traffico per sicurezza e presidiata dalle forze di polizia.
Bergoglio arriva a bordo di un automobile, entrata direttamente nella struttura assieme al resto del corteo papale. Gli uomini dell’Anps (associazione nazionale Polizia di Stato) hanno consegnato alle persone in attesa del Pontefice un cappellino bianco con l’immagine del Papa e la scritta “Mi fermo a casa tua” realizzati dalla Missione.
Il Santo Padre viene accolto dal canto “Mare mare mare”, testo scritto da una suora, intonato da alcuni bambini. In cielo, al suo ingresso, sono stati liberati palloncini bianchi e gialli.
Francesco entra quindi nella sala mensa con il missionario Biagio Conte, don Pino e l’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice. Al suo tavolo, proprio accanto al Pontefice, una persona disabile.
Al tavolo del Papa ci sono in tutto una quarantina di persone, tra cui anche stranieri ospiti della Missione e volontari. Nella sala, in totale, a pranzare assieme a Francesco ci sono circa 160 bisognosi.
Great Pic from #Palermo
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Copyright: Vatican Media pic.twitter.com/ZeCvMXHV4K— Greg Burke (@GregBurkeRome) 15 settembre 2018
(Il Faro online)