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Fibromialgia e copertura sanitaria, finalmente qualcosa si muove

21 settembre 2018 | 13:05
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Fibromialgia e copertura sanitaria, finalmente qualcosa si muove

La Fibromialgia seguirà l’iter necessario per inserimento nei Lea come malattia cronica invalidante con relative coperture sanitarie.

Roma – Un incontro sulla Fibromialgia, fortemente voluto ed ottenuto da Valerio Ziccanu Chessa, è stato effettuato presso il Ministero della Salute. “Chi ci segue – racconta Barbara Suzzi, Presidente Cfu-Italia – sa la sua storia di giovane che, recatosi a Parigi per lavoro, subisce un’aggressione brutale che gli provoca tali e tanti problemi da lasciargli in eredità la Fibromialgia.
Diventa per lui una missione personale riuscire a portare la sua voce laddove si decidono le sorti in ambito Sanità.

Il 27 Agosto si è recato al Ministero per chiedere di essere ascoltato. Lo abbiamo accompagnato in questa giornata di attese e speranze che, grazie alla sua perseveranza ha portato il risultato di ottenere un appuntamento con il Dott. Urbani, Presidente della Commissione Permanente Lea e il Dott. Amato capo della segreteria tecnica del Ministro della Salute Giulia Grillo.

Presenti all’incontro, Valerio Ziccanu Chessa, Dott.ssa Barbara Suzzi, Presidente Comitato Fibromialgici Uniti-Italia (CFU-Italia), Dott.ssa Giovanna Ballerini, referente scientifico Cfu-Italia, Carla Petroni, referente Lazio Cfu-Italia, Francesco Piccerillo Presidente Ass. Libellula, Dott. David Topini, referente scientifico Libellula, Avv. Silvia Corbellini.

I contenuti dell’incontro

  • 1- La documentazione scientifica completa di Consensus Conference prodotta congiuntamente da Cfu-Italia e Aisf, consegnata fra Agosto e Ottobre 2017 al CSS, Ministero Salute, Commissione permanente Lea, ISS, è ritenuta valida e scientificamente comprovata anche da un ulteriore studio condotto dalle Università di Siena e Ancona. La Fibromialgia seguirà quindi l’iter necessario per inserimento nei Lea come malattia cronica invalidante con relative coperture sanitarie.
  • 2- Verranno contattate tutte le regioni Italiane per verificare quale sia l’effettivo stato dell’arte attuale in quanto a servizi: esistono centri di riferimento funzionali e funzionanti?
  • 3- Verranno elaborate linee-guida nazionali che, basandosi sugli studi presentati, vengano adottate e messe in pratica su tutto il territorio nazionale in modo da evitare il continuo e laborioso sforzo di associazioni, medici, responsabili regionali per avviare tavoli tecnici, studi e Pdta
  • 4- Il Dott.Urbani ha confermato che il ventilato bando ministeriale per la determinazione dei Cut-off non sia più in agenda in quanto superato dal Consensus Conference e dai successivi studi presentati dalle suddette Università. (Questa affermazione viene considerata in sostituzione della risposta mai pervenuta dalla XXII Commissione Senato in seguito alle mail certificate del mese di Agosto).

A supporto della volontà di raggiungere la migliore possibile soluzione a questo annoso appello, è stato già fissato il prossimo incontro per il mese di gennaio 2019. Incontro durante il quale si verificherà quanto avvenuto o in fase di attuazione.