Ponte della Scafa, Astral: “Riapriamo il 24 settembre”, ma servirà un altro mese di chiusura
Per ora si riapre. Poi con un milione e mezzo di euro e un mese di chiusura, il Ponte della Scafa sarà messo in sicurezza per altri 30 anni. Apertura alle ore 7,00 di lunedì 24 settembre
Fiumicino – E’ ufficiale: il Ponte della Scafa riaprirà alle 7,00 di lunedì 24 in entrambi i sensi di marcia. E gli esecutori dei lavori che per un mese hanno reso impossibile la vita degli automobilisti promettono che con un ulteriore intervento – un mese di chiusura e 1 milione e mezzo di euro – garantirà la tenuta della struttura per i prossimi 30 anni. Nel frattempo però si riprende a circolare.
“Confermo che il 24 settembre alle ore 7 del mattino il Ponte sarà aperto al traffico in entrambi i sensi di marcia per i veicoli leggeri, inferiori alle 6 tonnellate, per i mezzi di soccorso e del trasporto pubblico”. Così assicura l’ingegner Antonio Mallamo, Amministratore Unico di Astral spa, nel corso di un’intervista ad Astral Infomobilità.
Un altro mese di chiusura, da decidere
““Con 1 milione e mezzo di euro e un mese di chiusura totale programmata del Ponte riusciremo a renderlo agibile per i prossimi 30 anni. – continua – I primi interventi al Ponte della Scafa sono stati effettuati nel 2004, l’anno dopo la nascita di Astral S.p.a., e hanno interessato le murature, nello specifico le spalle del ponte ai fini del loro consolidamento. Un ulteriore intervento di consolidamento è stato attuato, poi, anche nel 2005 a causa dell’erosione del Tevere.
Dal 2006 al 2016 il Ponte è stato tenuto costantemente sotto controllo con interventi di manutenzione straordinaria. Nel 2016 abbiamo deciso di fare indagini più approfondite, come la mappatura dei processi di corrosione delle armature e del degrado del calcestruzzo, il rilievo morfologico del Ponte, la verifica dei giunti di dilatazione. I risultati di laboratorio sono stati forniti dall’Università Roma Tre. All’esito di queste indagini abbiamo rilevato che le armature esterne erano fortemente ossidate. Questa situazione di degrado di tipo ‘severo’, non prevedibile stando al progettista incaricato, ci ha spinto a fare ulteriori indagini“.
“Per questo motivo – prosegue l’ingegner Mallamo – il 20 agosto scorso abbiamo chiuso il Ponte. Abbiamo iniziato subito degli interventi urgenti togliendo dalla struttura, in soli 4 giorni, 610 tonnellate di “nero”, cosiddetto in termini tecnici, alleggerendo moltissimo la struttura portante stessa (per dare un’idea concreta, un mezzo dei vigili del fuoco pesa 18 tonnellate). I valori sono rientrati nella sicurezza, pertanto abbiamo riaperto, a senso unico alternato e con le limitazioni del caso, il 29 agosto scorso.
Non siamo rimasti mai con le mani in mano. Abbiamo lavorato incessantemente giorno e notte. In un brevissimo lasso di tempo, una manciata di giorni, siamo riusciti a fare lo scavo in alloggiamento della soletta in calcestruzzo, a realizzare 8 micropali armati, una soletta di calcestruzzo armato di 50 centimetri, il puntellamento delle travi e operazioni di pulizia generale ai fini della riapertura completa. Abbiamo assistito a strumentalizzazioni di ogni tipo, volte a creare panico immotivato tra i cittadini.
Colgo questa occasione per ringraziare tutti coloro che hanno collaborato con Astral: istituzioni e Forze dell’ordine, per la riapertura. Da soli non ce l’avremmo fatta” conclude Mallamo.