“Totò …’A Livella”, a Roma svelata la scultura di Ignazio Colagrossi dedicata al principe della risata
A fare da cornice all’evento, è stata esposta la mostra fotografica Totò nell’obiettivo di Carlo Riccardi.
Roma – Il 22 settembre è stata svelata per la prima volta a Roma la scultura “Totò …’A Livella” con la nipote di Totò- Elena Alessandra De Curtis– e Carlo Riccardi, il fotografo amico del principe della risata.
Dopo l’anteprima dello scorso 18 agosto a Capranica Prenestina, alle porte di Roma, con la presenza di Carlo Riccardi e di Elena Alessandra Anticoli de Curtis, lo scultore Ignazio Colagrossi ha scelto Spazio5 come tappa per la presentazione della sua nuova monografia Sentimento e Materia, con prefazione di Fabrizio Giona.
Nella monografia è raccolto il succo dell’autore, del suo sentire fin dalla giovinezza: le incomprensioni con il mondo circostante, lontano dal suo modo di essere, che nel frattempo lo spingevano verso atmosfere riflessive, dove, con la sua forma d’arte di autodidatta nella letteratura, pittura, e soprattutto nella scultura, ha trovato il sentiero, di equilibrio e pace interiore.
Fra le sculture inserite nella pubblicazione, oltre all’ultima creazione Toto… ‘A Livella, che è stata scoperta dal vivo nel corso della serata, troviamo Il Volto di Cristo, scolpito nel 1977 in un momento particolare per l’artista e di cui la prima copia fusa in bronzo, nel 2010 fu accolta in Vaticano per essere benedetta da Papa Ratzinger, e una copia, per volontà dello stesso artista, inabissata nei fondali di San Felice Circeo.
Numerose le location che hanno accolto le sue opere, che si trovano in luoghi pubblici, in collezioni private, chiese, e nella sala stampa della Santa Sede.
Nel corso della presentazione sono stati proiettati documenti video che illustrano la nascita delle opere di Ignazio Colagrossi, mentre, a fare da cornice all’evento, è stata esposta la mostra fotografica Totò nell’obiettivo di Carlo Riccardi, formata da trentacinque scatti del grande fotografo (classe 1926) degli anni Cinquanta e Sessanta. Le immagini, provenienti dall’immenso Archivio Fotografico Riccardi, immortalano Totò in differenti momenti della sua vita: nel suo appartamento ai Parioli, in giro per Roma con Franca Faldini, o ai Nastri d’Argento con Anna Magnani. Il Principe sul set de Il monaco di Monza di Sergio Corbucci che, smesso il costume di scena, veste i panni del privato cittadino intento a leggere il giornale o a consultare la schedina dell’Enalotto rimanendo sempre quel gran signore che era. Allo zoo fra bambini e animali o, «macchina fotografica in mano ed occhio sull’obiettivo, si diverte a fotografare il fotografo che l’ha appena fotografato, naturalmente Carlo Riccardi».
La mostra, a cura di Maurizio Riccardi e Giovanni Currado, partita da Napoli nel 2017 – nel cinquantesimo anniversario della scomparsa di Totò – in un anno ha attraversato la penisola e, in occasione di tale importante evento, è tornata a Spazio5.
(Il Faro on line)