Ex Gil di Ostia: giallo sul nuovo quadro economico per i lavori di restauro
Valutazione del piano economico affidata a società con il 79% di ribasso. Il costo dei lavori per la ex Gil aumenta di 300mila euro
Ostia – Costeranno 300mila euro in più i lavori di restauro della ex Gil di corso Duca di Genova. E a convalidare la previsione economica è una società che ha vinto l’appalto con un ribasso del 79%.
E’ giallo sul primo passaggio legato alla ristrutturazione e alla riconversione dell’ex Gil, la Gioventù Italiana Littoria che si trova in corso Duca di Genova. Proprietà della Regione Lazio e ormai in stato di abbandono anche per via del rischio di crollo dell’ala d’ingresso, il Comune di Roma ha ottenuto un finanziamento speciale di 13 milioni di euro nell’ambito del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie del Governo Gentiloni. Il Governo Conte nel quadro delle misure economiche propedeutiche alla Legge Finanziaria ha sospeso il Programma per il resto d’Italia ma non per Ostia che si è visto mantenuto l’impegno di spesa per quei 13 milioni.
Secondo i piani del Campidoglio in quell’edificio dovrà essere trasferita la caserma “Calcioli” della Polizia locale gruppo Roma X Mare (via Capo d’Armi costa 1,2 milioni di euro l’anno per l’affitto) e riaperto l’ufficio del Giudice di Pace.
E’ passato un anno dall’11 settembre 2017 quando Ministero della Giustizia, Regione Lazio e Comune di Roma firmarono il protocollo d’intesa per la riqualificazione dell’ex Gil e finalmente l’opera compie il primo passo in attesa del lancio del bando europeo. Da allora serviranno non meno di 500 giorni per vedere la luce delle nuove funzioni accolte nell’ex Gil. Il primo passo è la determinazione dirigenziale per l’approvazione del progetto esecutivo firmata dal responsabile del procedimento, architetto Nicola De Bernardini che è anche il direttore amministrativo del X Municipio nonché direttore dell’Ufficio tecnico.
C’è qualcosa, però, che in quella determina ha acceso l’attenzione da parte di Monica Picca, capogruppo di Fratelli d’Italianel X Municipio. “Ho analizzato il documento e c’è qualcosa che merita un approfondimento – spiega Picca – Per questo motivo ho chiesto di affrontare la questione in una Commissione Controllo e Garanzia appositamente convocata”.
Tre i punti sui quali Picca chiederà chiarimenti. Come si spiega che, nella individuazione di un progettista esterno all’amministrazione con il compito di verificare la progettazione esecutiva, sia stato affidato l’incarico ad un’impresa che ha praticato un ribasso del 79,5%? Al secondo punto, poi, si nota una variazione del piano economico per la quale l’importo a base d’asta per i lavori aumenta da 10,010 ml di euro a 10,335 ml. Infine, si domanda la capogruppo di Fratelli d’Italia, è utile che vengano illustrate le caratteristiche del progetto esecutivo, “visto che nei documenti che mi sono stati forniti quei fogni non sono stati resi disponibili”.
“La procedura è corretta e non rileviamo alcuna irregolarità – ribatte il capogruppo del M5S, Antonio Di Giovanni – Ad occuparsi delle scelte sono stati gli uffici del Dipartimento Simu di Roma ma i passaggi sono precisi e puntuali nella direzione di effettuare economie utili ed accelerare i tempi di realizzazione. Va anzi elogiato il sacrificio del personale dell’amministrazione municipale e comunale che, con la progettazione in house, consente di rendere ancora più chiari e rapidi quei processi”.