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Il Papa ai cattolici della Cina: “Porto nel cuore le vostre sofferenze”

27 settembre 2018 | 00:16
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Il Papa ai cattolici della Cina: “Porto nel cuore le vostre sofferenze”

Messaggio del Pontefice alla Chiesa cinese a quattro giorni dalla firma dello storico accordo tra Pechino e Vaticano: “Tutti i cristiani, senza distinzione, pongano ora gesti di riconciliazione e di comunione”

Città del Vaticano – “Auspico che in Cina si possa aprire una nuova fase, che aiuti a sanare le ferite del passato, a ristabilire e a mantenere la piena comunione di tutti i Cattolici cinesi e ad assumere con rinnovato impegno l’annuncio del Vangelo”.

E’ quanto detto da Papa Francesco al termine dell’udienza generale, annunciando che oggi pubblicherà “un Messaggio di fraterno incoraggiamento” rivolto “ai Cattolici cinesi e a tutta la Chiesa universale”, dopo la firma a Pechino, sabato scorso, dell’Accordo Provvisorio tra la Santa Sede e il Governo cinese sulla nomina dei vescovi.

“Sabato scorso, 22 settembre, è stato firmato a Pechino un Accordo Provvisorio tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese sulla nomina dei Vescovi in Cina – aggiunge il Pontefice -. L’Accordo è frutto di un lungo e ponderato cammino di dialogo, inteso a favorire una più positiva collaborazione tra la Santa Sede e le Autorità cinesi per il bene della Comunità cattolica in Cina e per l’armonia dell’intera società”.

“In questo spirito – prosegue -, ho deciso di rivolgere ai Cattolici cinesi e a tutta la Chiesa universale un Messaggio di fraterno incoraggiamento, che sarà pubblicato quest’oggi. Con ciò, auspico che in Cina si possa aprire una nuova fase, che aiuti a sanare le ferite del passato, a ristabilire e a mantenere la piena comunione di tutti i Cattolici cinesi e ad assumere con rinnovato impegno l’annuncio del Vangelo”.

“Cari fratelli e sorelle – ha aggiunto il Pontefice -, abbiamo un compito importante! Siamo chiamati ad accompagnare con fervente preghiera e con fraterna amicizia i nostri fratelli e sorelle in Cina. Essi sanno che non sono soli. Tutta la Chiesa prega con loro e per loro. Chiediamo alla Madonna, madre della Speranza e Aiuto dei Cristiani, di benedire e custodire tutti i Cattolici in Cina, mentre per l’intero Popolo cinese invochiamo da Dio il dono della prosperità e della pace”.

Auspico che in Cina si possa aprire una nuova fase, che aiuti a sanare le ferite del passato, a ristabilire e a mantenere la piena comunione di tutti i Cattolici cinesi e ad assumere con rinnovato impegno l’annuncio del Vangelo. https://t.co/ftSt2PwgM8

— Papa Francesco (@Pontifex_it) 26 settembre 2018

Il messaggio ai cattolici cinesi

Il testo inizia con un “saluto” al governo di Pechino: “Mi rivolgo con rispetto a Coloro che guidano la Repubblica Popolare Cinese e rinnovo l’invito a proseguire, con fiducia, coraggio e lungimiranza, il dialogo da tempo intrapreso. Desidero assicurare che la Santa Sede continuerà ad operare sinceramente per crescere nell’autentica amicizia con il Popolo cinese”.

“Gli attuali contatti tra la Santa Sede e il Governo cinese si stanno dimostrando utili per superare le contrapposizioni del passato, anche recente, e per scrivere una pagina di più serena e concreta collaborazione nel comune convincimento che ‘l’incomprensione non giova né alle Autorità cinesi né alla Chiesa cattolica in Cina’”, scrive Francesco citando la Lettera ai Cattolici cinesi di Benedetto XVI del 27 maggio 2007.

Così, Cina e Santa Sede “potranno agire più positivamente per la crescita ordinata ed armonica della Comunità cattolica in terra cinese, si adopereranno per promuovere lo sviluppo integrale della società assicurando maggior rispetto per la persona umana anche nell’ambito religioso, lavoreranno concretamente per custodire l’ambiente in cui viviamo e per edificare un futuro di pace e di fraternità tra i popoli”.

Per il Pontefice, “in Cina è di fondamentale importanza che, anche a livello locale, siano sempre più proficui i rapporti tra i Responsabili delle comunità ecclesiali e le Autorità civili, mediante un dialogo franco e un ascolto senza pregiudizi che permetta di superare reciproci atteggiamenti di ostilità”.

Il Papa auspica “l’ordinato svolgimento delle attività pastorali, in armonia tra le legittime attese dei fedeli e le decisioni che competono alle Autorità”, sottolineando che “la Chiesa in Cina non è estranea alla storia cinese, né chiede alcun privilegio”.

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