Ostia, al via Ingegneria del Mare: Enalc Hotel rivive con la carica dei 101 iscritti
Ore 8,00 di martedì 2 ottobre, prima lezione del corso di laurea in Ingegneria del Mare nell’ex Enalc Hotel. Presto anche un corso di Giurisprudenza
Ostia – E’ stato avviato stamattina il primo anno accademico di Ingegneria del Mare dell’Università Roma Tre. Le lezioni cominceranno domattina, martedì 2 ottobre, alle 8,00 presso uno dei fabbricati dell’ex Enalc Hotel sul lungomare dove devono ancora partire i lavori per la trasformazione delle camere in laboratori. Intanto il rettore Luca Pietromarchi annuncia: “Ho incaricato il Dipartimento di Giurisprudenza di preparare un progetto per un altro corso di laurea da portare a Ostia”.
Il corso di laurea in Ingegneria delle Tecnologie per il Mare a Ostia rappresenta un primato: si tratta del primo Polo universitario in Italia dedicato ai temi dell’ingegneria delle energie rinnovabili di origine marina e dell’ingegneria costiera. E’ il primo atto nazionale nella direzione della cosiddetta blu economy, un settore che in Europa muove un’economia di circa 500 miliardi ed è in grado di offrire 5 milioni di posti di lavoro. A Ostia gli iscritti sono 101, una quota che il rettore ha definito “una magnifica carica dei 101”.
Il Corso, promosso dall’Ateneo in collaborazione con la Regione Lazio e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è stato inaugurato questa mattina alla presenza del Rettore Luca Pietromarchi, del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, del Viceministro del MIUR con delega all’Università, Lorenzo Fioramonti, del Direttore del Dipartimento di Ingegneria di Roma Tre, Andrea Benedetto, e degli studenti iscritti al Corso.
“Meno di un anno fa, abbiamo raccolto una sfida importante per il litorale romano e oggi siamo fieri di aver compiuto la missione di inaugurare, dopo appena 10 mesi, il primo polo universitario di Ostia, e quello che è il primo corso in Italia dedicato all’ingegneria delle infrastrutture, costiere e offshore”, ha dichiarato il Rettore di Roma Tre, Luca Pietromarchi. “Questo corso garantirà agli studenti una solida formazione e vaste competenze per un futuro di alto profilo professionale. Per questo abbiamo messo a loro disposizione alcune delle migliori risorse scientifiche di Roma Tre. Inoltre, tra due anni prevediamo di avviare anche un corso triennale in Giurisprudenza, che contribuirà a fare di Ostia un centro universitario di eccellenza, in grado di creare nuove opportunità di formazione e lavoro per giovani provenienti da tutta Italia”.
Il corso di laurea in Ingegneria delle tecnologie per il mare è stato realizzato in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e con l’Agenzia Spaziale Italiana. Il Polo coniugherà la forte preparazione di base nel campo dell’ingegneria industriale con un orientamento inedito verso le applicazioni in ambiente marino, sia dal punto di vista delle tecnologie industriali per lo sfruttamento delle risorse energetiche rinnovabili (energia eolica, fotovoltaica, del moto ondoso e delle correnti marine) sia dello sviluppo delle relative infrastrutture costiere e di protezione dei litorali, in ottica di una maggiore sostenibilità ambientale.
È qui che si formeranno quei professionisti destinati a progettare e sviluppare piattaforme offshore, impianti eolici, turbine sottomarine e strutture costiere, nell’ambito di quell’economia del mare che rappresenta per l’Italia, e per la Regione Lazio in particolare, un vettore di sviluppo e di valorizzazione dell’ecosistema costiero.
L’Università Roma Tre conta ad oggi oltre 32mila studenti iscritti ai propri corsi di laurea. Gli oltre 900 docenti, gli studenti e il personale amministrativo costituiscono l’eccellenza dell’Ateneo, comprovata recentemente dall’attribuzione ministeriale del bollino Dipartimento di eccellenza a ben quattro dei dodici dipartimenti dell’Università: Ingegneria, Giurisprudenza, Scienze, Matematica e Fisica.
Mentre si pensa ad estendere l’offerta universitaria con un nuovo corso di Giurisprudenza, resta nel limbo il destino della Scuola di formazione professionale alberghiera della Regione Lazio. La struttura rappresenta un’eccellenza per il litorale romano ma il disordine organizzativo della Regione Lazio impedisce tuttora di utilizzare le cucine al servizio della scuola.