Delitto di Fiumicino, il legale di De Filippis: “Ha rivissuto quella scena”
Il marito della vittima: “Su di lei tante falsità, tornata dall’allenamento mi aveva detto: ‘Non era più lui'”
Fiumicino – “Ha rivissuto la scena di cui nemmeno lui, al momento, si era reso conto. Come se non fosse lui in quel momento. Intanto, la cosa importante è che verità sia fatta e che lui si prenda tutte le responsabilità”.
Con queste parole Cristian Milita, l’avvocato di Andrea De Filippis, ha accompagnato il suo assistito alla caserma carabinieri di via Anco Marzio, dove il personal trainer si è costituito per la morte di Maria Tanina Momilia (leggi qui), la ragazza di 39 anni scomparsa domenica a Fiumicino e ritrovata senza vita lunedì in una canale di bonifica all’Isola Sacra.
Il personal trainer, con indosso una felpa nero grigia, aveva la mano a coprire parzialmente il volto, assai tirato. Da parte sua nessuna parola. Poi è entrato, assieme all’avvocato, nella caserma.
Il dolore del marito di Tanina
“Amore mio ora puoi riposare in pace. Ti amo. Mia moglie mi ha lasciato un’eredità ed io devo portarla avanti: io l’ho amata, la amo e l’amerò per sempre”.
E’ in lacrime Daniele Scarpati, marito di Tanina Momilia, che ha commentato così la confessione dell’indagato, il personal trainer della moglie. È visibilmente provato; lunghissimo l’abbraccio con i familiari davanti alla sua abitazione.
“Sono riusciti a prenderlo. Eppure era sempre gentile e disponibile. Sono state dette tante cose, tante falsità e bugie – ha aggiunto – mia moglie domenica mi ha svegliato, abbiamo fatto colazione insieme e poi mi detto che l’allenamento non l’aveva soddisfatta, che lui non era come sempre, non era lui“.
“Queste sono state le testuali parole. Mia moglie era un po’ troppo irruenta ed un po’ nervosa in questo periodo. Forse ha usato delle parole fuori posto ma questo non giustifica. Ora voglio stare un po’ tranquillo e fare una camminata“, ha concluso Daniele.
La confessione
Andrea De Filippis, il personal trainer indagato per la morte di Maria Tanina Momilia, si è costituito presso la stazione dei carabinieri di Fiumicino. L’uomo ha confessato l’omicidio.
Così, poco prima delle 13:00, un lancio dell’Ansa, ha rotto gli indugi su una notizia che la città aveva iniziato a respirare già nelle scorse ore. Una certezza arrivata a quattro giorni dal ritrovamento del corpo senza vita di Tanina (leggi qui), e dopo una lunga serie di sopralluoghi (leggi qui).
(Il Faro online)