Colosimo: “Montino tra i sindaci che raggirano la legge contro utero in affitto”
Fratelli d’Italia contro la trascrizione negli uffici dell’anagrafe di Fiumicino della bimba con due mamme
Fiumicino – “Anche Montino nel club dei sindaci italiani che raggirano la legge contro l’affitto dell’utero (leggi qui). Care Raggi, Boldrini e compagne possiamo chiamarli obiettori di coscienza? Possiamo obbligarli a non registrare matrimoni con bambini figli del supermarket dei neonati?“.
Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Chiara Colosimo, che aggiunge: “La sinistra italiana a corto di idee incita alla disobbedienza civile, come nel caso del sindaco di Riace, e poi mette alla gogna i medici anti abortisti. L’unica sinistra in Europa che non condanna la Gravidanza per conto altri (Gpa), dando imprimatur istituzionale alla barbarica pratica dell’utero in affitto che condanna la donna allo sfruttamento, allo status di materia prima organica e consente al mercato di impadronirsi della principale relazione umana“.
Dello stesso avviso anche il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, intervenuto oggi alla conferenza stampa che si è tenuta al Senato sulle “iniziative per contrastare le derive interpretative della legge sulle trascrizioni degli atti di nascita da parte dei sindaci arcobaleno in tutta Italia” organizzata da Noi per la Famiglia e Difesa dei Valori, associazioni pro life e family aderenti al Family day.
“I sindaci che consentono la trascrizione dei figli di due persone dello stesso sesso che hanno fatto ricorso all’utero in affitto violano la legge, perché questa pratica è un reato in Italia – afferma Donzelli -. Non è tollerabile inoltre che i tribunali vadano in soccorso di chi aggira la legge: per questo Fratelli d’Italia condivide e sostiene le iniziative delle associazioni e delle istituzioni che si battono per la difesa della famiglia“.
“Ci auguriamo che la proposta di legge presentata da Fratelli d’Italia e da Giorgia Meloni per far diventare la pratica dell’utero in affitto reato universale, e quindi perseguibile per gli italiani anche se compiuto all’estero, venga approvata al più presto – sottolinea – non può passare il concetto che un figlio si può comprare sfruttando il corpo di una donna e per di più consentendolo solo ai ricchi“.
“Dobbiamo tutelare il diritto dei bambini ad avere un padre e una madre e non il capriccio di una coppia dello stesso sesso di avere un figlio. Sostenere questo principio è una battaglia di legalità a prescindere dagli orientamenti sessuali di ciascuno”, conclude.
(Il Faro online)