Il budget di spesa rappresenta il primo mattone di un risparmio di successo
Una volta iniziato a tracciare le cose, il più è fatto.
Prima di diventare un investitore, una persona deve imparare a diventareun risparmiatore. La stessa considerazione può essere fatta per una famiglia, un gruppo di persone che complessivamente generano un reddito che nel corso del tempo deve, per una parte più o meno grande di esso, essere dirottato a risparmio al fine di programmare il soddisfacimento di bisogni ed obiettivi futuri come la pensione, il percorso di studio dei figli, l’acquisto di una casa, ecc…
La maggior parte dei testi economico-finanziari che possiamo trovare sugli scaffali di una libreria hanno l’ambizione di insegnare ai lettori come investire il proprio denaro: quanti soldi investire sul mercato azionario, quanti sul mercato obbligazionario, come selezionare le azioni più promettenti e così via.
Sono invece pochissimi i libri che insegnano alle persone come risparmiare denaro durante la propria vita lavorativa e non o che insegnano a cosa dare importanza e su cosa invece si può anche (e si deve) sorvolare.
Investire sui mercati finanziari, tutto sommato, può rivelarsi un esercizio non così complesso se affrontato con un orizzonte temporale adeguato, automatizzando il più possibile il processo e diversificando gli investimenti in azioni e obbligazioni con fondi o ETF sulla base del proprio profilo di rischio, ma risparmiare è tutta un’altra storia.
Da una parte ci sono le entrate che possono derivare da uno o più stipendi da lavoro dipendente o autonomo, da pensioni o da rendite (come ad esempio gli affitti immobiliarisul territorio o gli investimenti), dall’altra parte ci sono le uscite.
Le spese possono essere di natura ordinaria o straordinaria. Per queste ultime il consiglio migliore è quello di attrezzarsi nel corso degli anni, mettendo da parte denaro che possa essere considerato una sorta di ruota di scorta; solitamente dai 3 ai 6 mesi di reddito mensile possono essere sufficienti per fronteggiare spese impreviste. Ovviamente quando possibile è ancora meglio 1 anno di risparmi.
Per poter misurare e tenere sotto controllo le spese ordinarie è invece fondamentale agire come un’azienda, ovvero creare un budget di spesa, misurare i costi sostenuti periodicamente e valutare dove e come intervenire per fare in modo che le entrate superino le uscite. Sembra complesso, ma in realtà richiede solo un po’ di organizzazione. Una volta iniziato a tracciare le cose, il più è fatto.
Il budget di spesa deve tenere conto di dati storici relativi a bollette, spese di acquisto di generi alimentari, vestiario, libri e tutto ciò che fa parte dei cosiddetti acquisti ordinari. Al termine di ogni anno (oppure ogni 3 o 6 mesi, ma i calcoli sono più difficili da fare nei tempi brevi) si stila un bilancio. Entrate maggiori delle uscite rappresentano un risparmio (bilancio in positivo) e viceversa.
Se però il tasso di risparmio è troppo basso, sarà necessario rivedere le proprie spese ordinarie e il bilancio familiare, tagliando costi inutili, ottimizzando le modalità di spesa e verificando periodicamente se questa revisione sarà stata in grado di generare un surplus tale da aumentare il livello di risparmio.
Ecco perché il budget di spesa per una famiglia è uno degli strumenti più potenti per cominciare ad investire con successo.