Lazio, perso ancora un confronto diretto con una “big”…questione di testa
Impensabile che si possano fare tre gol in Europa in casa del Marsiglia e poi, scomparire, caratterialmente, in casa propria con l’Inter
Calcio – All’olimpico, i tifosi laziali hanno dovuto assistere ancora una volta ad una “sonora” sconfitta della propria squadra, nel confronto casalingo con una delle tre, quattro squadre più quotate del campionato, l’Inter. E con questa sono 10 reti incassate e solo 2 siglate, contro Napoli, Juve, Roma, Inter.
Fino al primo gol, tra l’altro, anche abbastanza fortuito dell’Inter, la Lazio avrebbe potuto andare in rete quanto i nero azzurri. Poi, purtroppo, come spesso accade, i bianco celesti quando vanno sotto con squadre di un certo spessore, non riescono più a reagire e a cambiare la partita.
Questione di testa, evidentemente! È impensabile, infatti, assistere ad una Lazio determinata, compatta, umile, reattiva, fare tre golal Marsiglia in Francia, in Europa League e poi, perdere tutti quei valori nella partita successiva. Eppure, il Marsiglia rappresenta una grande del calcio Europeo, visto che nella scorsa edizione di Europa Leagueè stata una delle due finaliste.
Quanto visto in campo ieri sera, è segno, probabilmente, della mancanza di convinzione delle proprie capacità tecniche e tattiche. Manca quel “credo” che hanno i grandi campioni.
Forse, manca anche un leader forte e carismatico che possa essere da stimolo per gli altri. Un calciatore alla Simeone, alla Chinaglia, per intenderci.
A questo punto, purtroppo, dobbiamo anche aggiungere che nella Lazio ancora non girano quei giocatori che possono determinare le partite. Se da una parte, come avevamo accennato nel nostro precedente articolo pre-gara (cliccare qui per leggere l’articolo), c’è Icardi che alla prima occasione utile la butta dentro, a cui si aggiunge un Brozovic che da fuori area riesce ad azzeccare l’angolino basso della porta difesa da Strakosha; e dall’altra c’è un Immobile che stenta a vedere la porta e non ha la lucidità necessaria per sfruttare anche una sola eventuale occasione che dovesse capitargli nella partita e un Milinkovic che perde contrasti e difficilmente riesce a prendere in mano il centrocampo come faceva lo scorso anno…è quasi scontato che, con squadre di livello, si fanno brutte figure come quella di ieri.
Piangersi addosso non serve a nulla se non ad amplificare la condizione psicologica negativa che i giocatori laziali hanno, nei confronti delle squadre più quotate.
Bisogna resettare subito le proprie emozioni e prepararsi alla prossima gara, ancora in casa, contro la Spal. Il Milan, con una partita da recuperare, potrebbe condividere a breve con la Lazio il quarto posto in classifica, laddove dovesse vincere contro il Genoa mercoledì 31 ottobre.
Questione di testa, quindi, non certamente, fisica, anche se, come è facile immaginare, quando da un punto di vista psicologico si è negativi, anche l’aspetto fisico ne risente.
Gli schemi, la tattica, la tecnica, sono importanti ma, probabilmente, la Lazio deve lavorare di più sulle proprie motivazioni e costruire una mentalità vincente.
Lo stesso Spalletti, in conferenza stampa nel post-partita, ha affermato: “Chi viene qui nell’Inter o gioca per vincere, o si resta come era prima” – stando a sottolineare come si ragiona in una grande squadra e l’importanza di tenere sempre alta la motivazione dei giocatori. Quello che dovrebbe accadere nell’ambiente Lazio dove, chiunque vi approda, dovrebbe respirare un’aria di ottimismo, mista alla “rabbia” calcistica da scaricare in campo e maturare la consapevolezza di essere in un grande club.
La Lazio ha tutti i numeri per giocarsela con chiunque…la partita di Marsiglia, non può essere un caso sporadico.
Le dichiarazioni nel post-gara di S. Inzaghi e L. Spalletti
S. Inzaghi – “Non ci sono alibi, l’Inter ci è stata superiore e noi dobbiamo analizzare bene quello che è successo. Giovedì abbiamo speso forze e perso giocatori importanti, teniamo all’Europa League perché abbiamo fatto di tutto. Dopo il gol di Icardi abbiamo faticato, nel secondo tempo abbiamo creato qualche situazione ma l’Inter ha concretizzato le poche occasioni e meritato ampiamente la vittoria. Gap con le grandi? Dobbiamo migliorare, probabilmente nelle altre partite non troviamo i Miranda, gli Handanovic, con determinate squadre fatichiamo. Queste squadre sono attrezzate per vincere i campionati, poi servono anche gli episodi: ricordo la traversa di Higuain allo Stadium l’anno scorso. Dovevamo sfruttare meglio le nostre occasioni e reagire meglio al gol ma siamo quarti, in buona posizione anche in Europa League. Siamo delusi ma già da domani dobbiamo ripartire alla grande verso la Spal”
L. Spalletti – “Non guardo la classifica. Dobbiamo essere l’anti-noi, non l’anti-Juve. Dobbiamo riuscire a gestire le partite come nel primo tempo, nella ripresa siamo stati l’anti-nessuno o anti-tanti: ci mancava un marchio preciso, abbiamo perso troppi palloni e abbiamo permesso loro di creare qualche problema. I nostri avversari sono bravi: è una squadra forte”. Alla domanda perché non ha fatto giocare De Vrij, Spaleltti ha risposto: “Non c’era bisogno di farlo fischiare da tutto lo stadio, è un ragazzo molto sensibile e a causa dell’ambiente ostile avrebbe potuto sbagliare qualche pallone e non avrebbe giocato in condizioni ottimali. Oggi dovevamo fare in modo che la squadra avesse tutte le prerogative per vincere meglio e non è possibile fare una prestazione così se non c’è dietro un percorso. Chi viene qui nell’Inter o gioca per vincere, o si resta come era prima”.
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu (78° Bastos); Marusic, Parolo, Badelj (34° Cataldi), Milinkovic-Savic, Lulic; Caicedo (69° Correa), Immobile.
A disp.: Proto, Guerrieri, Wallace, Caceres, Patric, Lukaku, Murgia, Berisha, Luis Alberto.
All.: S. Inzaghi.
INTER (4-2-3-1): Handanovic; Vrsaljko, Miranda, Skriniar, Asamoah; Brozovic, Vecino (87° Gagliardini); Politano (87° Keita), Joao Mario (57° Borja Valero), Perisic; Icardi.
A disp.: Padelli, Ranocchia, de Vrij, Dalbert, D’Ambrosio, Martinez, Gagliardini, Candreva.
All.: L. Spalletti.
————————————————————–
Arbitro: Massimiliano Irrati (sez. Pistoia)
Ass.: Vuoto – Manganelli
IV uomo: Manganiello
VAR: Rocchi
AVAR: Alassio
NOTE. Ammoniti: 18° Brozovic (I), 26° Asamoah (I), 31° Immobile (L), 48° Radu (L), 48° Vrsaljko (I), 71° Cataldi (L)
Recupero: 1′ pt, 4′ st