Papa Francesco a pranzo con i poveri: “Denaro e furbizia non serviranno davanti a Dio”
L’aula Paolo VI trasformata per l’occasione in “ristorante”, il Pontefice: “Questa Giornata vuole essere un segno di speranza e uno stimolo a diventare strumenti di misericordia nel tessuto sociale”
Città del Vaticano – Tovaglie, piatti e bicchieri. Per un giorno, l’Aula Paolo VI si trasforma in una grande sala da pranzo che accoglie migliaia di bisognosi: famiglie, uomini, donne, bambini, anziani. Tutti ospiti di Papa Francesco che, per il secondo anno consecutivo, rinnova il pranzo con i poveri nella domenica in cui la Chiesa celebra la Giornata Mondiale dei Poveri.
Circa tremila i bisognosi che siedono attorno ai grandi tavoli apparecchiati nella grande sala progettata dall’architetto Nervi. Papa Francesco siede al tavolo centrale, il più grande, attorniato da bisognosi: parla, ride e scherza con tutti, concedendosi anche qualche selfie con i volontari che servono i piatti.
Il menù prevede lasagna, bocconcini di pollo con contorno di purè di patate, tiramisù. Pronto anche un dono che i commensali riceveranno al termine del pasto: pacchi di pasta. Ad accogliere Bergoglio è mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, promotore dell’iniziativa.
“Ringraziamo tutti e preghiamo Dio perché ci benedica tutti. Una benedizione di Dio per tutti, tutti [noi] che stiamo qui – è il saluto del Papa prima dell’inizio del pranzo -. Che Dio benedica ognuno di noi, benedica i nostri cuori, benedica le nostre intenzioni, e ci aiuti ad andare avanti. Amen. E buon pranzo!”.
Chiediamo la grazia di aprire gli occhi e il cuore ai poveri, per ascoltare il loro grido e riconoscere le loro necessità. #GiornataMondialedeiPoverihttps://t.co/EySdemzpcn
— Papa Francesco (@Pontifex_it) 18 novembre 2018
Prima del pasto, Papa Francesco si è affacciato dalla finestra del suo studio per la recita del tradizionale Angelus domenicale, dove ha riflettuto sul brano del Vangelo odierno.
Ci sarà il momento dell’ “incontro definitivo con il Signore”, “nessuno di noi può sfuggire a questo momento”, e denaro, furbizie e potere non serviranno. “La furbizia, che spesso mettiamo nei nostri comportamenti per accreditare l’immagine che vogliamo offrire – afferma il Santo Padre -, non servirà più; alla stessa stregua, la potenza del denaro e dei mezzi economici con i quali pretendiamo con presunzione di comperare tutto e tutti, non potrà più essere usata. Avremo con noi nient’altro che quanto abbiamo realizzato in questa vita credendo alla sua Parola: il tutto e il nulla di quanto abbiamo vissuto o tralasciato di compiere. Con noi soltanto porteremo quello che abbiamo donato“.
“Preghiamo – è l’invito del Papa – perché la constatazione della nostra provvisorietà sulla terra e del nostro limite non ci faccia sprofondare nell’angoscia, ma ci richiami alla responsabilità verso noi stessi, verso il prossimo, verso il mondo intero”. In mattinata, la Messa nel giorno della dedicazione della basilica vaticana, con i poveri in San Pietro (leggi qui).
(Il Faro online)