Fiumicino, il sesterzio di Traiano come non l’avete mai visto
Nella mostra fotografica “3D Storia – La Tecno Era dell’immagine” l’arte sposa la tecnologia per promuovere l’opera in uno scenario nuovo e rivoluzionario.
Fiumicino – Immagini ad altissima risoluzione, profondità, volumi ed un effetto di grande realismo: sarà un sesterzio di Traiano come non l’avete mai visto quello esposto dal 1 dicembre a Villa Guglielmi nella mostra fotografica “3D Storia – La Tecno Era dell’immagine”.
La moneta dell’imperatore romano – riportata a Fiumicino lo scorso aprile, (leggi qui) grazie alle iniziative di crowdfunding organizzate da un’Ats di realtà territoriali di cui la Pro Loco è capofila – sarà visibile al pubblico in maniera del tutto innovativa, grazie ai più avanzati strumenti a disposizione nel settore digitale.
Fotografie ad altissima definizione e un’animazione con la ricostruzione tridimensionale della moneta offriranno, infatti, al visitatore un’immagine “inedita” del sesterzio, con ingrandimenti che permetteranno di godere anche di dettagli praticamente invisibili, se osservati a occhio nudo.
“Per la prima volta – spiega Silvia Quintili, curatrice dell’evento – tecnologia e storia si uniscono a Fiumicino per comunicare l’archeologia e il patrimonio artistico del territorio, in una mostra fruibile da chiunque, ma soprattutto aperta ai giovani, ai ragazzi, che usano la tecnologia in modo più informale, quotidiano.
In questo evento arte e tecnologia, solitamente poste in antitesi, creano un connubio vincente, si completano reciprocamente, perché una parla attraverso il linguaggio dell’altra, e questo consente all’opera d’arte di comunicare il suo messaggio in modo nuovo, ma soprattutto di rivolgersi a fruitori “nuovi”.
Qui, a Fiumicino, infatti, centinaia di migliaia di persone transitano nell’aeroporto restando del tutto inconsapevoli del fatto che stanno toccando un territorio con un patrimonio artistico di altissimo valore culturale, unico al mondo, che meriterebbe davvero di varcare i confini del Comune e di avere una risonanza più vasta.
L’obiettivo che ci auguriamo di raggiungere è che questa mostra sia solo il punto di partenza di un lungo percorso, un primo passo di un cammino che dia alle bellezze di Fiumicino il risalto che meritano”.
Il sesterzio di Traiano e non solo…
Non sarà solo il sesterzio di Traiano a poter essere ammirato dai visitatori della mostra “3D Storia – La Tecno Era dell’immagine”. Nel polo espositivo di Villa Guglielmi, infatti, saranno allestiti anche altri 20 pannelli con le fotografie tridimensionali autostereoscopiche – visibili senza l’ausilio degli occhiali 3D – e retroilluminate di alcune delle opere più importanti della Galleria Corsini dall’antichità al XIX secolo: la Coppa Corsini, kantharos in argento del I secolo a.C.; il Trono Corsini, esemplare unico in marmo del I secolo d.C.; la Danzatrice con il dito al mento di Luigi Bienaimé (1830); il Genio della Caccia e il Genio della Pesca di Pietro Tenerani (1831) ed infine Psiche portata dagli Zefiri di John Gibson (1837).
“La Pro Loco di Fiumicino – afferma Pino Larango – ha volentieri colto l’occasione offerta dalla Quality Lab, che ha realizzato queste splendide immagini in tre dimesioni, per fornire alla cittadinanza una mostra che sarà visitabile per un lungo periodo di tempo, dal 1 dicembre al 1 aprile, nelle sale di Villa Guglielmi.
L’esposizione, patrocinata dalla Città di Fiumicino, consente sia l’opportunità di familiarizzare con una tecnica innovativa e particolare, sia di ammirare delle opere conservate in altri musei e, quindi, non immediatamente accessibili ai cittadini.
Ma il progetto che intendiamo portare avanti non si ferma qui. L’idea che abbiamo è quella di realizzare immagini di questo tipo, dalle dimensioni spettacolari, così suggestive, anche per sculture e opere d’arte che riguardano il nostro territorio, ma che nel corso degli anni sono andate a finire in altri musei o in altre collezioni fuori dalla città di Fiumicino”.
Cos’è la fotografia autostereoscopica
L’autostereoscopia e’ un metodo usato per osservare immagini tridimensionali senza l’uso di occhiali specifici.
“Per la realizzazione delle immagini della mostra – spiega Lorenzo Bella direttore della Quality Lab – è stato utilizzato un dorso digitale Hasseblad H5D posizionato su un robot programmato per scattare più volte mentre scorre su un binario lungo 1,20 m.
Per ogni scatto è stata calcolata la base stereoscopica col fine di ottenere il migliore rilievo possibile. Una volta realizzati gli scatti estremi e verificata la correttezza della parallasse, sono state realizzate le foto”.
La fase di post produzione concerne un lavoro di montaggio, ritocco e soprattutto l’interlacciamento. Il “mixaggio” degli scatti richiede grande precisione dall’inizio alla fine del processo, considerando che il formato delle foto arriva a 1,80 m e la tolleranza di allineamento tra carta e supporto ottico è di appena 1/10 di millimetro.
Realizzato il master, le fotografie sono stampate con una risoluzione a 2880 dpi. Il montaggio finale tra carta e lastra lenticolare è stato effettuato con una calandra per “saldare” i 2 supporti.
“La foto tridimensionale, col suo supporto auto-portante e retro-illuminato – conclude Bella – può essere esposta e viaggiare senza i rischi e i costi che comporterebbe lo spostamento dell’opera originale. Un nuovo modo di comunicare, insegnare e sperimentare la Storia che rende possibile guardare il passato con grande realismo e pathos”.