Olimpiadi, presentato il logo di Milano Cortina 2026
Di fronte all’Assemblea Generale del Cio, l’Italia ci riprova. La delegazione tricolore guidata da Malagò e Sala ha presentato al mondo il logo di candidatura, che accompagnerà il sogno olimpico, fino all’assegnazione
Il Faro on line – Lo start della candidatura ha preso il via. Nella scorsa notte italiana, l’Italia ha presentato ufficialmente il sogno olimpico a Tokyo.
Un logo stilizzato, quello presentato di fronte all’Assemblea Generale del Comitato Olimpico Internazionale. il Duomo di Milano principalmente raffigurato, ospita al suo interno una pista di sci alpino che richiama la squadra con Cortina. E il mondo adesso sa che l’Italia ci riprova e vuole le Olimpiadi Invernali a doppia candidatura.
Dopo la rinuncia di Calgary, ecco Milano e Cortina che acquistano punti preziosi. Un avversario agguerrito probabilmente il Canada, che dopo il referendum messo a punto con i cittadini del capoluogo montano, ha deciso di ritirarsi dalla corsa.
Non è sola l’Italia a concorrere, ma la delegazione tricolore ci crede. Insieme al presidente del Coni, Giovanni Malagò, sono volati in Giappone anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e la pluricampionessa olimpica di short track Arianna Fontana.
Come ha indicato Malagò in sede di presentazione del logo di Milano e Cortina 2026, il piano portato al Cio dall’Italia adotta i benefici apportati dall’Agenda 2020. E’ stato direttamente Thomas Bach ad inserire questo documento per le future candidature, per snellire impianti e costi d’investimento: “Il nostro è un progetto innovativo – ha detto Malagò come indicato dal comunicato diffuso dal Coni – che prende pieno vantaggio dalle indicazioni dell’Agenda 2020”. Senza di essa, l’Italia non avrebbe mai potuto partecipare. Lo sottolinea il Presidente del Coni e ringrazia il Presidente del Cio, per questa opportunità data: “Devo ringraziare Bach e i membri del CIO che hanno avuto la felice intuizione di cambiare l’approccio alle candidature, anche attraverso le Nuove Norme emanate a PyeongChang”.
Spostando l’attenzione sulla presentazione del progetto italiano, Malagò ha chiarito come insieme le due regioni della Lombardia e del Veneto abbiano appoggiato fortemente questa candidatura: “Ha origine dai territori, dalle città di Milano e Cortina, qui rappresentate dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che nasce da due delle regioni più ricche e operose d’Italia, per non dire d’Europa, Lombardia e Veneto, qui rappresentate dal Governatore del Veneto, Luca Zaia. Saranno proprio le regioni a garantire il sostegno finanziario per organizzare i Giochi”.
E’ un corale sogno quello olimpico. Come fu per Roma 2024, tutto lo sport italiano scende in campo per realizzare questo desiderio: “Ha il pieno sostegno degli atleti e dei tecnici”. Ha precisato Malagò. Accanto a lui, sul palco delle autorità, una emozionata Arianna Fontana ha rappresentato tutti gli atleti italiani. La campionessa a Cinque Cerchi che in carriera ha vinto 8 medaglie nello short track olimpico, ha descritto lei stessa il sogno dell’Italia e il significato del simbolo che accompagnerà la delegazione italiana fino all’assegnazione: “Così come sono stata orgogliosa di aver sfilato da portabandiera alla cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici Invernali 2018 nello scorso febbraio, trasferisco questo orgoglio in un’altra avventura. Sono qui a rappresentare gli atleti olimpici e paralimpici, che sostengono il progetto di Milano-Cortina, ad ospitare i Giochi Olimpici Invernali 2026. La candidatura di Milano-Cortina proviene dai territori. E io provengo da questa terra. Sono lombarda, sono nata a Sondrio, una piccola città che rappresenta il baricentro della Valtellina, una regione alpina incantevole”.
Se l’Italia vincesse la corsa sulle altre città candidate, Arianna trionferebbe un’altra volta sul podio a Cinque Cerchi, probabilmente. E da lombarda potrebbe con orgoglio rappresentare un territorio e un movimento italiano che nel mondo vince e convince: “Noi atleti ci crediamo – ha sottolineato la Fontana, con forza – abbiamo visto che l’unione di due grandi regioni come la Lombardia e il Veneto può dare un grande slancio al progetto innovativo, grazie all’Agenda 2020, in cui gli atleti saranno al centro dell’attenzione e potranno gareggiare in impianti d’eccellenza in un contesto di bellezze naturali unico nel suo genere”. E partendo sullo start insieme alla candidatura tricolore ha concluso: “Milano-Cortina è pronta! E noi atleti italiani, olimpici e paralimpici, siamo schierati al suo fianco!”.
Come indicato dalla nota diffusa dal sito ufficiale del Coni, ecco di seguito la spiegazione del logo della candidatura : “Un Duomo di Milano stilizzato con la facciata che si trasforma in montagna, riecheggiando le Alpi e le Dolomiti, con le guglie verdi, bianche e rosse, in onore all’Italia. E dal punto più alto della guglia centrale parte con un effetto cromatico tricolore la discesa di una pista di slalom. Un logo che intende abbinare il simbolo per eccellenza di Milano con i monti di Cortina e della Valtellina, esaltando in ogni circostanza i colori della bandiera italiana, icona di una candidatura condivisa tra i territori ma sempre con lo sguardo rivolto all’intera nazione”.
Foto : Coni