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Pd: Astorre è il nuovo segretario della Regione Lazio, si rafforza Zingaretti

3 dicembre 2018 | 19:45
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Pd: Astorre è il nuovo segretario della Regione Lazio, si rafforza Zingaretti

Alle primarie hanno votato in 64mila: affluenza bassa a Roma, radoppia in provincia

Roma – Sarà Bruno Astorre il nuovo segretario del Pd Lazio. Il senatore ha vinto le Primarie aperte che si sono tenute ieri dalle 8 alle 21 in tutta la regione. Astorre, uomo forte di Areadem nel Lazio, ha ottenuto il 70 per cento delle preferenze, con oltre 44 mila voti.

Un risultato che rafforza, in prospettiva non solo locale, anche il governatore Nicola Zingaretti, giusto ieri rinvigorito dal fallimento della mozione di sfiducia presentata dal centrodestra. Ufficialmente neutrale al congresso regionale, il presidente della Regione ha però a livello nazionale buoni rapporti con Dario Franceschini e con Paolo Gentiloni, l’altro grande sostenitore del nuovo segretario laziale.

“Ora il Pd è più forte – ha commentato il governatore – Ora avanti, l’Italia si aspetta da noi una proposta per cambiare”. Ventimila voti sono andati invece allo sfidante principale di Astorre, il deputato Claudio Mancini, dalemiano storico, era il candidato di Renzi, Orfini e dei Popolari di Gasbarra e Fioroni: “Abbiamo perso ma con un voto straordinario. Viva il Pd” ha commentato.

Il terzo candidato, Andrea Alemanni (area Richetti), non ha sfondato: Astorre ha vinto anche nel II Municipio di cui il giovane dirigente è vicepresidente. Ora le proiezioni assegnano al senatore Areadem tra i 123 e i 125 delegati su 200 in Assemblea: ne bastavano 101 per essere eletto direttamente segretario.

Mancini, sempre secondo le proiezioni, avrebbe attorno ai 58 delegati, Alemanni circa 15. L’affluenza è stata attorno ai 64 mila votanti, di cui circa 13.500 a Roma: il predecessore Fabio Melilli fu eletto con una affluenza attorno ai 48 mila votanti.

Astorre ha vinto a Roma con risultati, secondo i dati ufficiosi, vicini al 55%. Attorno al 35,5 Mancini, che ha vinto in soli due Municipi, il Centro storico e Monteverde. Negli altri 13 si è imposto Astorre, dai Parioli all’Appio-Tuscolano (dove è ben radicata l’area Orfini), ma anche di misura a Tor Bella Monaca e all’Eur, dove è forte la renzianissima deputata Patrizia Prestipino. A Ostia è stato quasi un plebiscito.

Riguardo alle province, scontata la vittoria di Astorre nella ‘sua’ provincia di Roma, dove l’affluenza è stata addirittura doppia rispetto a quella di Roma città: Astorre avrebbe sbancato con il 75 per cento.

Anche superiore il dato di Frosinone, dove il senatore di Areadem, grazie anche a un patto con un campione delle preferenze come Francesco De Angelis, avrebbe superato l’80%. Astorre vince anche a Viterbo e Rieti, con percentuali che secondo i dati ancora ufficiosi sarebbero attorno al 70%.

Eccezione la fa Latina, dove invece ha vinto Mancini con circa 3800 voti contro i circa 3100 di Astorre. Una vittoria, quella di Astorre, che è stata evidente già a poche ore dalla chiusura dei seggi: ieri ancora prima della mezzanotte Astorre aveva ricevuto le telefonate di congratulazioni dai rivali e aveva pubblicato su Facebook una foto di un brindisi con i suoi sostenitori. “Grazie a tutti coloro che mi hanno sostenuto – aveva scritto – da domani al lavoro con unità, umiltà e umanità”.

(fonte Ansa)