Fiamme Gialle, Innerhofer secondo in supergigante: “Contento, avevo bisogno di punti”
Appena terminata la gara in Val Gardena. Sulla pista di casa, il campione gialloverde firma uno straordinario secondo posto, alle spalle di Svindal, primo. Dopo Beaver Creek torna a sorridere
Il Faro on line – Christof Innerhofer sfiora la vittoria conquistando uno splendido secondo posto nel supergigante di Coppa del Mondo disputato oggi sulla mitica “Saslong” della Val Gardena.
Il finanziere altoatesino è andato vicinissimo al colpaccio, su una pista notoriamente non troppo adatta alle sue caratteristiche, chiudendo a soli 5 centesimi di secondo dal vincitore norvegese Aksel Lund Svindal.
Straordinaria la performance del nostro “Inner”, perfetto sullo spettacolare passaggio del salto del “Sochers” ed efficace, oltre che in curva, anche nei tratti di scorrimento dove (lo dimostra il podio di Lake Louise) quest’anno è migliorato moltissimo. E’ stato un emozionante testa a testa sul filo dei centesimi quello fra l’altoatesino Innerhofer ed il vichingo Svindal (5 vittorie per lui in Val Gardena), due campionissimi che oggi hanno emozionato tutti gli amanti dello sci disegnando traiettorie perfette. Nella classifica finale, Christof si trova stretto nella morsa norvegese: dietro a Inner, staccato di 27 centesimi dal vincitore, troviamo infatti Kjetil Jansrud mentre ai piedi del podio, quarto a +0”65, si è classificato il francese Johan Clarey che ha preceduto di 1 centesimo l’altro scandinavo Aleksander Kilde.
“Sono contento – ha raccontato a caldo Innerhofer – oggi ero molto carico, volevo subito cancellare l’amarezza per la mia prestazione a Beaver Creek e devo dire di esserci riuscito. Ho fatto le linee giuste, con il piede ben piantato e con la giusta piega in curva, come Valentino Rossi (sorride). Ho pensato più alla sciata che al risultato. La tecnica è sempre fondamentale, ho lavorato molto in gigante e sono migliorato anche nei tratti scorrevoli come dimostra il podio di Lake Louise. Avevo bisogno di questi punti in supergigante!”.