Annullato il concerto di Jovanotti a Ladispoli, esultano gli ambientalisti
Il Comitato ”No Party a Torre Flavia” soddisfatto per l’annullamento dell’evento: “Evitato un danno ecologico”
Ladispoli – Jovanotti sfrattato da un uccello. Il fratino. Non quello utilizzato dai calciatori a bordo campo durante il riscaldamento. Un “passero” in via di estinzione che ha fatto delle dune di Torre Flavia la sua casa per nidificare.
Un animale difeso a spada tratta in questi ultimi giorni dagli ambientalisti, con un’accesa polemica mediatica, che alla fine ha portato Lorenzo Cherubini a cancellare Ladispoli dal suo tour.
Per tanti ladispolani quanto accaduto non è una bella pubblicità per la città, anzi: tutto il contrario. Intanto, a esultare per l’annullamento del concerto è il Comitato ”No Party a Torre Flavia”.
“Gli organizzatori e il cantante sembrano aver compreso le nostre ragioni volte a prevenire un danno ecologico in un habitat delicato ricco di biodiversità. La polemica su Torre Flavia – hanno detto – servirà forse a creare un precedente per eventuali progetti futuri in aree delicate, come spesso sono le spiagge, e ad aprire un dibattito sull’uso-abuso del territorio naturale. Questo non significa essere ‘estremisti’, ma riconoscere i limiti imposti dal rispetto dell’ambiente e degli animali, ignorati talvolta persino da chi dovrebbe tutelarli”.
“Questa vicenda – hanno proseguito – forse servirà a prendere sempre più coscienza di vivere in un mondo circolare, nel quale le realzioni uomo-ambiente sono regolate su principi di reciprocità, interscambiabilità e complementarietà. Occorre sempre più promuovere uno sviluppo sostenibile, in cui l’aspetto economico sia legato alla salvaguardia e alla conservazione del patrimonio naturalistico e dei beni liberi. E’ questa la strada da percorrere, nel rispetto delle regole e della Natura, in un’ottica di sussidiarietà e collaborazione tra enti nazionali, regionali, comunali, associazioni e cittadini”.
E a prendere le difese degli ambientalisti, “non quattro sprovveduti”, ma “voci autorevoli della conservazione della natura a livello internazionale”, in una sua considerazione personale, è il consigliere del Movimento 5 Stelle Antonio Pizzuti Piccoli.
“La Palude di Torre Flavia – ha detto – noi ladispolani, la portiamo nel cuore. Ricordo le alzatacce alle 4 di mattina quando alla fine degli anni ’80 andavamo ad impedire attività di bracconaggio in quella che ancora non era stata dichiarata monumento naturale; ricordo le mie prime osservazioni di specie rare ed importanti insieme a esperti ornitologi, alcuni dei quali purtroppo scomparsi, ma che porto sempre nel cuore nel ricordo di quei bei momenti passati insieme”.
“In questi anni intorno a Torre Flavia – ha proseguito Pizzuti Piccoli – è cresciuta una comunità di belle persone, primi fra tutti i bambini, che ogni giorno si adoperano per salvare questo simbolo di Ladispoli. Il concerto non si svolgerà, ma questo non toglie che se non si comprende a fondo l’importanza di quello che è il nostro territorio ,sarà sempre più facile vederlo divorato dall’abusivismo e dal cemento”.
(Il Faro online)