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Ladispoli, Coordinamento Donne Resistenti: “Sostegno e solidarietà per Alessia Moricci”

26 dicembre 2018 | 06:00
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Ladispoli, Coordinamento Donne Resistenti: “Sostegno e solidarietà per Alessia Moricci”

“Il nostro Coordinamento invita il Sindaco Grando a riflettere sul licenziamento per un ripensamento”.

Ladispoli – E’ di qualche giorno fa la notizia che il Sindaco Grando ha deciso che Alessia Moricci, assunta dalla precedente amministrazione come Articolo 90, non farà più parte dello staff della Biblioteca Comunale Peppino Impastato giustificato con un affievolimento del rapporto di fiducia. Alla decisione sono seguiti manifestazioni di solidarietà nei confronti della donna e tra queste anche da parte del Coordinamento Donne Resistenti.

Apprendiamo che il Sindaco Alessandro Grando ha revocato ad Alessia Moricci il suo incarico presso la Biblioteca Comunale Peppino Impastato (Articolo 90 del Tuel) con la motivazione di un ‘progressivo affievolimento del rapporto di fiducia’ richiamando le attività di indirizzo, controllo e raccordo con le funzioni dell’Area Cultura“. Lo scrive in un comunicato il Coordinamento Donne Resistenti.

Contestiamo vivamente questa decisione – prosegue il comunicato – nei confronti di una persona che ha sempre svolto in tutti questi anni le sue mansioni con scrupolo, competenza e, non ultimo, senza badare all’orario.

Con una tempistica dai tratti disumani arriva per una persona con tutti i requisiti in regola la ‘strenna natalizia’ del licenziamento in tronco, senza un minimo di preavviso”.

“Alessia Moricci – scrivono quelle del coordianmento – con la sua serietà si è conquistata la fiducia e la stima della cittadinanza guadagnando nel contempo un ruolo di riferimento in ambito culturale, in tutte le sue discipline.

Questa revoca giunge come un fulmine a ciel sereno e per Ladispoli si crea un vuoto e una perdita d’eccellenza“.

“Il nostro Coordinamento – concludono – nell’esprimere ad Alessia Moricci sostegno e solidarietà, la ringrazia per lo spirito di servizio che ha connotato il suo impegno per la collettività.

Invitiamo il Sindaco Grando a riflettere su questa decisione per un ripensamento. Nulla è irrevocabile”.

(Il Faro Online)