Ladispoli, il Pd incalza l’Amministrazione: “Jova Beach Party: un’occasione mancata”
“Evidentemente l’organizzazione ha cominciato a vendere i biglietti sulla base del parere di un’amministrazione comunale impreparata”
Ladispoli – “È durato pochi giorni il progetto di un concerto di Jovanotti. L’Organizzazione e il W.W.F., testimonial di tutti i prossimi eventi del cantante, hanno rinunciato dopo che erano emerse criticità e incertezze da parte di chi avrebbe dovuto garantire la possibilità di svolgere l’evento”. Lo scrive il gruppo del Partito Democratico di Ladispoli.
“Infatti – proseguono dal Partito Democratico – solo una Conferenza dei Servizi, con la partecipazione di tutti gli Enti e Istituzioni interessate, avrebbe potuto dare un parere definitivo o proporre alternative nelle modalità di svolgimento o fare altre ipotesi di siti.
Questo è quello che prevede la legge per le aree dichiarate sito di interesse comunitario (S.I.C.) come sono sia la Palude di Torre Flavia sia le secche antistanti la Torre.
Le norme di salvaguardia infatti riguardano sia le aree perimetrate sia le aree circostanti fino a 300 metri“.
“L’amministrazione comunale – sottolineano quelli del Pd – ha dato il suo assenso prima dello svolgimento della Conferenza dei Servizi prevista dalla legge e dal Decreto che istituisce il Monumento naturale della palude.
L’Organizzazione, evidentemente sulla base di un parere dell’amministrazione, ha cominciato a vendere i biglietti prima di avere l’autorizzazione definitiva. Alla luce di tutto questo appare del tutto inappropriato il comportamento dell’amministrazione comunale che ora cerca di addossare agli altri la responsabilità del l’annullamento dell’evento“.
“Lo stesso Jovanotti – concludono dal Pd – nel suo comunicato ha detto che ‘qualcuno a Ladispoli ha cambiato idea‘. C’è stata approssimazione e poca conoscenza delle normative.
Quella che poteva diventare una ottima occasione è diventato per Ladispoli un boomerang a causa dell’impreparazione di chi doveva svolgere gli adempimenti previsti dalla legge”.
(Il Faro Online)