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Il Sindaco di Formia: “Acqualatina, un tema caldo per la Città”

6 gennaio 2019 | 12:00
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Il Sindaco di Formia: “Acqualatina, un tema caldo per la Città”

Dai tavoli di lavori, alla necessità di nuove condotte: il Sindaco di Formia parla del rapporto con Acqualatina

Formia – Dopo l’”indimenticabile” estate del 2017 -caratterizzata da una crisi idrica che, da giugno, si è protratta fino a fine anno – quello dei rapporti con Acqualatina è diventato uno dei temi “caldi” per i formiani. Per questo, quindi, non poteva mancare nel primo bilancio tracciato dall’attuale sindaco Paola Villa sui primi 6 mesi di amministrazione (Leggi qui).

“Fin dal nostro insediamento – ha spiegato il Sindaco – abbiamo instaurato dei tavoli di lavoro per creare un rapporto che ci permettesse di avere risposte celeri sulla situazione del nostro territorio.

Quest’anno, poi, grazie all’intervento di Orlando Giovannone, delegato al ciclo dell’acqua, siamo riusciti ad avere circa 3 chilometri di condotte nuove tra S. Giulio e S. Pietro.”

Non tutto rose e fiori con Acqualatina, però. “Ancora oggi – ha proseguito la Villa – ho chiesto e non ancora avuto il rapporto sul cuneo salino dei pozzi dell’Acerbara. Lì com’è la qualità dell’acqua? Non si sa.”

Un altro argomento trattato in conferenza è stato quello della torbidità dell’acqua, che, sempre più spesso, nei mesi invernali, costringe i cittadini a non poterla usare per scopi igienici e alimentari, nonostante i costi praticamente invariati delle bollette.

In merito – ha reso noto il Sindaco – ho mandato la richiesta all’Ato per avere contezza dei dati. Dateci delle risposte o, quantomeno, diteci quali risorse economiche, dove e come le state investendo.”

Parlando dei bisogni dei cittadini e della città, il Sindaco ha poi concluso specificando che, Formia e i formiani non hanno solo bisogno dei lavori di Acqualatina – ricordando che circa il 70% dell’acqua raccolta dalle fonti nostrane poi si disperde a causa del pessimo stato delle condotte – ma anche e soprattutto di uffici comunali capaci di controllare e supervisionare tali lavori.

E proprio come è stato fatto per gli impianti non a norma di Mola, al momento, è in questo senso che il Comune si sta muovendo.

(Il Faro on line)