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Aranova, la denuncia del Comitato di Zona: “Il quartiere affonda sempre di più”

20 gennaio 2019 | 18:00
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Aranova, la denuncia del Comitato di Zona: “Il quartiere affonda sempre di più”

Il resoconto delle attività del Comitato di Zona Aranova nell’ultimo trimestre 2018; tre gli argomenti al centro delle riunioni effettuate negli ultimi mesi dello scorso anno

Fiumicino –  “Nei mesi da ottobre a dicembre 2018, il Comitato di Zona Aranova si è riunito 5 volte (nei giorni 11 e 25/10, 8 e 22/11 e 13/12), affrontando sostanzialmente 3 argomenti: proposte da fornire al Comune, la messa in sicurezza dell’incrocio tra via Rosi e via Siliqua e l’aggiornamento del Programma Triennale Comunale delle Opere Pubbliche”.

Inizia così il comunicato diffuso nelle scorse ore dal Comitato di Zona Aranova, che passa poi a spiegare i tre punti esaminati nel corso delle riunioni.

Proposte per il Comune

Considerato il riscontro positivo da parte della popolazione circa la proposta del Comitato di realizzare una ben collocata minirotatoria per risolvere la pericolosità dell’incrocio tra via Rosi e via Austis, si è deciso di proseguire fornendo al Comune non solo richieste di soluzioni di problemi, ma anche proponendo – per quanto possibile – i rispettivi contributi di ipotesi progettuali.

Allo scopo – prosegue il testo – è stato quindi riesaminato l’elenco delle 14 opere di breve termine da prevedersi per Aranova (messo a punto nel mese di settembre 2018) e ne sono stati selezionati prioritariamente altri due, relativi a la messa in sicurezza dell’incrocio tra via Rosi e via Siliqua ed alla continuità stradale tra la via Gauthier e via F. Tocco.

La sicurezza dell’incrocio tra via Rosi e via Siliqua

Attraverso l’uso del sistema con due minirotatorie, denominato “sistema a bilanciere”, il Comitato di Zona ha provveduto ad elaborare una prima ipotesi di progetto preliminare per la messa in sicurezza dell’incrocio tra via Rosi e via Siliqua (inviata al Sindaco Esterino Montino in data 16 novembre u.s.), la quale è stata elaborata sulla base delle seguenti considerazioni.

Anzitutto – spiegano quelli del Comitato – la necessità di portare in piano il primo tratto di via Siliqua, al fine di facilitare l’ingresso dei veicoli sulla via Rosi, anche per effetto di una migliore visibilità reciproca tra i conducenti dei veicoli su traiettorie tra loro in conflitto. Ciò richiede un allargamento della sede stradale di via Rosi (proprio di fronte a via Siliqua), che – per invadere al minimo possibile la proprietà privata frontista – è stato ipotizzato dell’ordine di soli 5 m.

Questo indirizzo di ridurre al minimo l’impiego di aree private ha guidato anche le altre scelte progettuali, relative specialmente all’uso di:

  • lo stesso “sistema a bilanciere”, che sull’incrocio da ristrutturare richiede la disponibilità dei pochi spazi necessari alle sole svolte a destra, in quanto le svolte a sinistra vengono proibite in loco, per essere – poi – eseguite in forma indiretta tramite inversione di marcia sulle minirotatorie; in particolare – poi – il rispetto dell’obbligo di divieto delle svolte a sinistra viene garantito dall’esistenza di uno spartitraffico centrale sulla via Rosi, continuo tra le due minirotatorie;
  • le minirotatorie con diametro esterno ridotto a circa 25 m, in quanto vengono realizzate anche con linee di arresto arretrate rispetto al limite esterno delle rotatorie medesime, per l’agevole esecuzione di quelle svolte a destra molto invasive, in quanto relative ad angoli molto acuti tra rami di strade contigue, come – ad esempio – per le provenienze veicolari dalla via Rosi-lato Chiesa in svolta a destra per via F. Tocco; al fine – inoltre – di non arretrare eccessivamente dette linee di arresto per le manovre dei mezzi pesanti è prevista la loro esecuzione di svolta a destra in forma indiretta, ossia con la percorrenza dell’intera rotatoria prima dell’uscita sulla strada di loro destinazione;
  • le corsie di marcia (una per ciascun senso) sulla via Rosi ristrette a 3,50 m, invece di 4,50 m in genere previsti per garantire la continuità della circolazione veicolare in caso di avaria di un veicolo; detta riduzione del calibro della corsia risulta possibile in presenza di spartitraffico centrale del tipo sormontabile, utile anche per facilitare le esecuzioni delle svolte a destra dei mezzi pesanti in uscita dai passi carrabili;

L’aggiornamento del Programma Triennale Comunale delle Opere Pubbliche

La delibera della Giunta Comunale n° 168 del 27/11/2018 sul Programma in oggetto per il periodo 2019-2021, rispetto a quella del Programma precedente approvato nell’agosto 2018, ha di fatto messo in evidenza sostanziali modifiche molto negative per lo sviluppo di Aranova, fanno notare dal Comitato. Infatti si possono così evidenziare le seguenti variazioni sulle sette più importanti opere pubbliche dichiarate in ambedue i Programmi:

  • Manutenzione straordinaria di via dell’Arrone, invece di essere stata eseguita nel 2018, viene prevista per il 2019 (peraltro, sembra l’unica opera che potrebbe essere completata nell’anno in corso);
  • ristrutturazione di via Rosi (per la realizzazione dei marciapiedi dalla chiesa a via I. Raulich), invece di essere completata entro il 2019, si prevede parte della sua progettazione completarsi nel 2020;
  • ristrutturazione delle vie di Torrimpietra, Torre di Pagliaccetto e Prato Gelsi, invece del loro completamento nel 2020, si prevede in tale anno la loro progettazione;
  • 2° e 3° stralcio della ristrutturazione e risanamento idrogeologico della via Siliqua, invece del loro completamento realizzativo nel 2019, si prevede il completamento della loro progettazione entro il 2020;
  • ristrutturazione delle vie Cuglieri e Austis, invece del loro completamento entro il 2019, si prevede la loro progettazione nel 2020;
  • acquisizione area e costruzione della scuola materna, invece della realizzazione che era stata prevista entro il 2018, si prevede – ora – la sua progettazione entro il 2019;
  • nuova piazza di Aranova, invece della sua realizzazione prevista entro il 2018, si prevede la sua progettazione addirittura nel 2020.

Così operando, conclude il Comitato di Zona, “evidentemente Aranova affonda sempre di più“.

(Il Faro online)