Ostia, quando l’esperienza in una città difficile crea eccellenti giornalisti
Alessandro Gisotti che ha affiancato Papa Francesco nel viaggio a Panama è l’ultimo di una pattuglia di giornalisti nati e cresciuti al Lido
Ostia – Crescere in una città complicata e fare qui le prime esperienze professionali costituisce un’ottima scuola per affrontare uno dei lavori più difficili al mondo. Ostia come palestra per quelli che sono oggi tra i giornalisti più noti ed apprezzati in Italia.
Può senza dubbio essere considerato un caso da studiare l’affermazione, anche ai massimi livelli, di giornalisti nati e cresciuti, pure professionalmente, a Ostia. L’ultima vicenda, quella di Alessandro Gisotti, divenuto il responsabile della Sala Vaticana, conferma il fenomeno che annovera già validissimi professionisti ai massimi livelli del giornalismo televisivo e cartaceo.
Alessandro Gisotti, ripreso da tutte le televisioni del mondo a fianco di Papa Francesco durante la conferenza stampa nel volo di ritorno da Panama, dal 1° gennaio scorso è il direttore ad interim della Sala Stampa vaticana. Ostiense, 44 anni, è sposato e ha due figli. Laureato in scienze politiche all’Università La Sapienza di Roma nel 1999, è giornalista professionista. Ha esordito presso il mensile “Duilio Litorale” e da lì ha spiccato il volo dapprima all’ufficio per l’Informazione delle Nazioni Unite poi, nel 2000, come redattore alla Radio Vaticana, seguendo l’attività di tre Pontefici nell’Urbe e in vari viaggi internazionali e in Italia. Dal 2011 al 2016 è stato vice-caporedattore presso l’emittente radiofonica e dal 2017 era coordinatore dei social media del Dicastero per la comunicazione. Ha insegnato giornalismo all’Istituto Massimo dei gesuiti e teorie e tecniche del giornalismo alla Pontificia università Lateranense.
Gisotti è il caso più recente ed eclatante della pattuglia dei giovani giornalisti che hanno mosso i primi passi a Ostia. Stesso percorso per Federico Ruffo, 40 anni, ostiense di Ostia Antica, che ha iniziato come collaboratore di testate locali: Canale 10 e Metro esattamente. Conduce per la seconda stagione la trasmissione “Il posto giusto” su Rai3 ma nel suo curriculum figurano collaborazioni con La vita in diretta, Mi manda Raitre e quella storica con la squadra di Riccardo Iacona in Presa diretta. Obiettivo di minacce e di un attentato nella casa dei genitori, Federico Ruffo ha vinto anche tre premi giornalistici, nel 2008, nel 2012 e nel 2013.
Monica Giandotti, 40 anni, è un volto noto per gli spettatori del TG3. Mamma da poco più di un anno, figlia del noto avvocato Massimiliano, moglie di un redattore centrale de Il Messaggero, Monica ha esordito dagli schermi di Canale 10 e vanta esperienze di primo piano. E’ in Rai dal 2006 quando ha fatto parte della squadra di Michele Santoro ad Anno Zero. Nel 2018 ha condotto Agorà Estate, il magazine del mattino di Rai3.
Tra i più apprezzati giornalisti televisivi, in questo caso, di più lungo corso, figura Gianni Maritati, 57 anni, numero due della redazione Spettacoli e Società dietro Vincenzo Mollica per il TG1. Anche lui ha iniziato la sua professione a Ostia, collaborando con Il Popolo e con L’Avvenire per poi passare a Radio Vaticana e da qui alla Rai nel 1993. Nella sua carriera ha pubblicato una dozzina di libri, alcuni dei quali gli sono valsi riconoscimenti e premi nazionali. Esperto non solo di temi teologici, Gianni Maritati segue con passione anche il mondo dei fumetti e dei cartoni animati: a Topolino, Biancaneve ed al cinema di animazione da dedicato ben tre volumi.
Davide Desario, 48 anni, è l’attuale direttore del quotidiano Leggo. Sposato e padre di due figli, ha mosso i primi passi anche lui sul litorale romano: ha collaborato per il Giornale di Ostia, per Duilio Litorale, per Canale 10 fino ad approdare alla fine degli anni Novanta a Il Messaggero dove ha scalato posizioni gerarchiche fino a diventare il responsabile del sito internet. Dirige la freepress del gruppo Caltagirone dall’aprile 2018: a quella data aveva già pubblicato due libri e aveva ricevuto una coppia di premi giornalistici nazionali.
Claudio Razeto, Claudio Razeto, 55 anni e una carriera di lungo corso, dopo l’esordio alle redazioni locali di Paese Sera e Messaggero, ha conquistato una professionalità di caratura internazionale all’interno dell’Ansa. Dalla prima agenzia stampa italiana assiste nella fornitura dei contenuti quotidiani, magazine e siti web. In questo ambito ha tenuto a battesimo operazioni come il lancio di Sky in Italia, iniziative editoriali con L’Espresso e la Stampa e molti altre testate nazionali e internazionali. Tra gli ultimi La Verità del direttore Belpietro, Panorama vecchia e nuova proprietà e altre decine di testate nazionali, magazine, radio e siti web. Ha curato partnership internazionali del livello di Corbis, Associated Press, France Presse e molti altri, e lavorato sui mercati internazionali (Europa, Asia, America latina) curando relazioni con enti del calibro della National Gallery. Come ricercatore e documentarista ha pubblicato 11 libri soprattutto di storia e uno sulle origini di Ostia e Casal Palocco.
Molti altri giornalisti che a Ostia ci vivono e hanno fatto le loro prime esperienze professionali, sono conosciuti al grande pubblico televisivo. E’ il caso di Cristina Conforti, in Rai dal 2000 e attiva come inviata di “Unomattina” e “La vita in diretta”, e di Valentina Noseda, già a La7 e attualmente in Rai2 per “Povera patria”. E non mancano le eccellenze sulla carta stampata: Alessandro Fulloni al Corriere della Sera, Alessia Marani e Mirko Polisano su Il Messaggero, Federica Angeli e Flaminia Savelli a La Repubblica, Stefano Vladovich ne Il Giornale, Roberto Filibeck all’Ansa, Silvia Mancinelli a Il Tempo, Sabrina Deligia a Liberazione, Massimiliano Di Giorgio de L’Unità e Riccardo Bufalino a La Gazzetta dello Sport.
Un caso a sè è rappresentato da Mino Ippoliti, 65 anni, fotografo e videomaker che ha esordito al Paese Sera e da 33 anni è il punto di riferimento per il litorale de Il Messaggero: oltre che scattare fotografie e girare video è a tutti gli effetti un cacciatore di notizie, virtù preziosa per i tanti giornalisti che gli si sono affiancati.
Quale è il segreto di tanta rappresentanza qualificata di Ostia nell’Olimpo giornalistico nazionale? Sicuramente è la possibilità offerta dalla città nello sperimentare la propria inclinazione e il talento giornalistico. Sul litorale romano prima dell’avvento di internet sono sempre state numerose le testate giornalistiche che hanno fatto da palestra per aspiranti cronisti. Canale 10 nel settore televisivo, Il Giornale di Ostiain quello dei quotidiani e Duilio Litorale nei periodici, sono stati strumenti utilissimi per la pratica e per l’acquisizione di esperienza. Spesso stimolata dall’esempio di grandi maestri, come sono da considerare Pino Scaccia (inviato del TG1 con 12 libri all’attivo) o Salvatore Spoto (Il Messaggero) o, molto più modestamente, da un artigiano della parola come lo è l’autore di questo articolo.