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Papa Francesco ad Abu Dhabi per una nuova pagina di dialogo con i musulmani

3 febbraio 2019 | 18:18
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Papa Francesco ad Abu Dhabi per una nuova pagina di dialogo con i musulmani

E’ la prima volta che un Pontefice visita la penisola arabica, il cardinale Parolin: “Un incontro che segnerà una svolta”

Città del Vaticano – Era il 1219 quando San Francesco d’Assisi si recò dall’altra parte del Mediterraneo per incontrare il Sultano d’Egitto, Malik al Kamil, gettando così le basi del dialogo tra Cristianesimo e Islam. Ottocento anni dopo, Papa Francesco vola negli Emirati Arabi Uniti “per scrivere insieme una pagina di dialogo e percorrere insieme sentieri di pace”. E’ la prima volta che un Pontefice visita la penisola arabica.

Un viaggio di appena tre giorni (con un discorso e una sola omelia) dedicati all’incontro e alla preghiera intereligiosa, sempre con un pensiero rivolto alla pace. Prima della partenza, durante la preghiera dell’Angelus, il Pontefice lancia un appello per lo Yemen, lacerato da anni di guerra civile.

Con grande preoccupazione seguo la crisi umanitaria nello Yemen. La popolazione è stremata dal lungo conflitto e moltissimi bambini soffrono la fame, ma non si riesce ad accedere ai depositi di alimenti. Il grido di questi bambini e dei loro genitori sale al cospetto di Dio

“Faccio appello alle parti interessate e alla Comunità internazionale per favorire con urgenza l’osservanza degli accordi raggiunti, assicurare la distribuzione del cibo e lavorare per il bene della popolazione – conclude Bergoglio -. Invito tutti a pregare per i fratelli dello Yemen”.

Alla vigilia del viaggio apostolico negli Emirati Arabi Uniti, Papa Francesco si è recato stasera a Santa Maria Maggiore dove si è raccolto in preghiera. pic.twitter.com/5Qg2ilEitp

— Alessandro Gisotti (@AGisotti) 2 febbraio 2019

Il volo papale

Papa Francesco arriva all’aeroporto di Fiumicino intorno alle 13. Prima della partenza, il Pontefice si intrattiene con i clochard ospiti della parrocchia santa Maria degli Angeli dell’aeroporto (leggi qui).

Poi il decollo a bordo del volo Alitalia AZ 4000. L’atterraggio è previsto alle ore 22.00 locali all’aeroporto di Abu Dhabi. Il volo è effettuato con un Boeing 777-200 ER, intitolato al comune di Monte Argentario. Ad accompagnare Papa Francesco, un equipaggio composto da quattro piloti e nove assistenti di volo.

Il supervisore delle attività di bordo sarà il comandante Andrea Gori, che ricopre nella Compagnia il ruolo di direttore operazioni volo ed è quindi il responsabile di tutti i piloti e assistenti di volo di Alitalia. Gori, 57 anni, 15.000 ore di volo, bolognese di nascita e romano d’adozione, sposato, due figli, è un appassionato di sport e in particolare di calcio che pratica a livello dilettantistico.

Insieme a lui il comandante Graziano Passero (57 anni, 14.500 ore di volo, torinese, due figli, nel tempo libero partecipa a gare vintage di ciclismo) e i primi ufficiali Luca Fratini (54 anni, 18.000 ore di volo, marchigiano di Senigallia, una figlia, già campione italiano di volo acrobatico) e Paolo Zelli (45 anni, 15.000 ore di volo, romano, sposato, tre figli, appassionato di modellismo e pilota di droni).

Con Papa Francesco, oltre alla delegazione pontificia, viaggeranno i rappresentanti della stampa italiana e internazionale. Presente a bordo anche il team Alitalia dedicato ai voli speciali. Dal 1964, in occasione del viaggio in Terra Santa di Paolo VI, Alitalia è la compagnia di riferimento della Santa Sede per i Viaggi Apostolici all’estero. Quello per Abu Dhabi sarà il 173mo volo papale effettuato da Alitalia.

Pioggia, segno di benedizione

Nel consueto saluto ai giornalisti che lo accompagnano nei suoi viaggi, il Pontefice fa sapere che ad Abu Dhabi “questa mattina pioveva; la pioggia è rara in quel posto, si pensa come un segno di benedizione. Speriamo che vada tutto così”.

“Vi ho portato un’icona fatta nel monastero di Bose, la copia, perché la portiate a casa. È sul tema del dialogo fra i vecchi e i giovani. Ho tanto a cuore questo e credo che sia una sfida”, aggiunge Francesco mentre il Prefetto del Dicastero per la Comunicazione, Paolo Ruffini, distribuisce ai reporter l’immagine che raffigura un monaco giovane che porta sulle sue spalle un monaco anziano.

Il programma

L’arrivo all’aeroporto presidenziale di Abu Dhabi è previsto in serata, intorno alle 22 (ore locali). Il 4 febbraio, alle 12 è in programma la cerimonia di benvenuto all’ingresso del Palazzo Presidenziale e la visita ufficiale al Principe ereditario.

Alle 17 si tiene l’incontro privato con i membri del Muslim Council of Elders nella Gran Moschea dello sceicco Zayed e alle 18.10 l’incontro interreligioso nel Founder’s Memorial dove il Papa pronuncerà l’unico discorso di questo viaggio.

Martedì 5 alle 9.15 Papa Francesco farà una visita alla cattedrale di Abu Dhabi e alle 10.30 celebrerà la messa nello Zayed Sports City. Alle 12.40 è prevista la cerimonia di congedo all’aeroporto presidenziale di Abu Dhabi, poi la partenza alla volta di Roma.

Parolin: “Un incontro che segnerà una svolta”

“L’incontro di Papa Francesco con il grande imam di al-Azhar nel viaggio negli Emirati Arabi segnerà una svolta“. Ne è convinto il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin. Secondo il porporato, che accompagna il Santo Padre in questo suo 27esimo viaggio internazionale, l’intento perseguito dal Pontefice, “è ritrovare la radice della nostra fraternità che è la comune appartenenza all’umanità”.

“E tutto questo – precisa Parolin all’Osservatore Romano – in vista di una lotta molto chiara, molto esplicita contro ogni tipo di fondamentalismo, contro ogni tipo di radicalismo che può portare al conflitto e alla contrapposizione, e in vista di costruire sentieri di riconciliazione e di pace“.

Sono in partenza per gli Emirati Arabi Uniti. Mi reco in quel Paese come fratello, per scrivere insieme una pagina di dialogo e percorrere insieme sentieri di pace. Pregate per me!

— Papa Francesco (@Pontifex_it) 3 febbraio 2019

(Il Faro online) – Foto © Vatican Media