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C’è confusione… sarà perché ti amo (Formia)?

20 febbraio 2019 | 23:39
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C’è confusione… sarà perché ti amo (Formia)?

Il bilancio di previsione sta per essere “partorito” in Consiglio comunale e, forse, proprio per questo, tra i banchi della maggioranza di Formia si respira tanta tanta confusione.

Formia – Ormai manca poco… il bilancio di previsione sta per essere “partorito” in Consiglio comunale e, forse, proprio per questo, tra i banchi della maggioranza di Formia si respira un’aria non solo di tensione, ma soprattutto di tanta tanta confusione.

Da una parte del “ring”, nei giorni scorsi abbiamo visto il coordinatore di “Formia Città in Comune”, Enrico D’Angelis, parlare di “balbettii” e “incertezze”, invitando l’amministrazione a “darsi una mossa” affinché illuminazione pubblica e manto stradale tornino ad essere prioritari; dall’altra il gruppo consiliare “Ripartiamo con Voi” – sempre della maggioranza – che contraddice i vicini di banco, affermando che, invece, si sta lavorando bene, solo che, dopo tanti anni di malgoverno, è difficile ripartire.

E come farsi mancare la ciliegina sulla torta in vista del “nascituro”? Così, in questi giorni in cui fioccano dichiarazioni, anche il gruppo consiliare “Formia Città in Comune” sente di dover dire la sua e dirama una nota per elogiare il lavoro dell’amministrazione rispetto al trasferimento dei fondi del distretto sociosanitario e alla messa in funzione della macchina per la risonanza magnetica(Leggi qui).

Sarà l’ansia da “prestazione” per via del bilancio, sarà che anche il troppo “amore” tra “vicini”, prima o poi si incrina, ma un dato emerge in tutta la sua evidenza: la mancanza di una scala di priorità che metta d’accordo le forze interne alla maggioranza, quella progettualità tale che, soprattutto visti i vari aumenti delle tasse a cui i formiani stanno per essere sottoposti- Irpef in primis (Leggi qui)-, la cittadinanza possa sentirsi rincuorata, sapendo che alla fine della “salita” possa esserci di nuovo una “buona vista” per tutti.

E, ancora, un dubbio prende forma: è uno “squilibrio” momentaneo o dobbiamo aspettarci di cadere, così, da un momento all’altro, nuovamente nella “trappola” del Commissariamento?

(Il Faro on line)