LA LETTERA – Ponte della Scafa, ma i new jersey sono sicuri?
Mi chiedo cosa si stia facendo per una soluzione definitiva che migliori i collegamenti fra le due sponde del Tevere
Faccio riferimento al vostro articolo http://www.ilfaroonline.it/2019/02/23/ponte-della-scafa-parapetto-crollato-ecco-cosa-accadra-da-stanotte-in-poi/262487/
Leggo con molta meraviglia ed anche con po’ di preoccupazione che saranno posizionati dei new jersey al posto delle transenne sostitutive del vecchio parapetto che, stando a quanto avevo letto a suo tempo, è stato demolito per alleggerire la struttura del ponte.
Non conosco il peso dei new jersey e neanche quello del vecchio parapetto, ma, da incompetente, ho l’impressione che i new jersey siano più pesanti della struttura demolita o comunque avranno un peso paragonabile, restringendo inoltre la già scarsa carreggiata stradale.
Se poi aggiungiamo che del vecchio parapetto sono stati lasciati i ferri a vista con il rischio di favorire le infiltrazioni di acqua con conseguenti danni alla struttura, ho il dubbio che si stia improvvisando una soluzione “temporanea” non molto ragionata e che prima o poi i problemi sul ponte diventeranno più seri.
Intanto mi chiedo cosa si stia facendo per una soluzione definitiva che migliori i collegamenti fra le due sponde del Tevere!
Riusciranno i nostri eroi a costruire un ponte degno di questo nome come i nostri antenati hanno fatto molti secoli fa sul Danubio, con ben altre dimensioni visto che si tratta di 1135 metri di lunghezza e 15 metri di passaggio?
Mi accontenterei se riuscissero a costruirlo impiegando lo stesso tempo …
… anche se il ponte attuale ad occhio è un decimo della lunghezza di quello romano.
Tanto per rinfrescare la memoria di tutti: https://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_di_Traiano
Cordiali saluti
Luciano Leonio