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Parco Leonardo: cani, padroni e in… civiltà

4 marzo 2019 | 15:34
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Parco Leonardo: cani, padroni e in… civiltà

Un problema di cultura e d’igiene: slalom tra le deiezioni canine sui marciapiedi e dog-toilet stracolmi

Fiumicino – Sul fatto che il cane sia il migliore amico dell’uomo non ci sono molti dubbi, ma a Parco Leonardo questo rapporto privilegiato fra uomo e quadrupede, comincia a stare stretto quando l’amore non si sposa perfettamente con l’igiene urbana…

Chi ha un cane, di solito, è molto attento ai suoi bisogni ed al suo benessere e, fra le varie raccomandazioni veterinarie, ritroviamo quella di far passeggiare assiduamente il piccolo amico. Fin qui tutto bene: la passeggiata in compagnia del quadrupede è salutare, oltre che per esso, anche per il suo padrone.

Il bel quadretto che rappresenta padrone e cane a passeggio, magari sfruttando l’area pedonale o i parchi del quartiere, viene “rovinato” nel momento in cui le normali funzioni biologiche dell’animale, espletate secondo tempistiche e luoghi imprevedibili, rappresentano un ostacolo al mantenimento del decoro urbano.

Nascono vere e proprie diatribe di quartiere, “attacchi” che spesso sfociano in insulti veicolati nei vari gruppi social e non mancano, purtroppo, episodi di cibo avvelenato nei quali, ad averne la peggio, sono gli animali.

Sorvolando sulla punibilità, palese ed ingiustificabile, di chi compie gesti estremi, bisogna prendere atto  che spesso c’è una mancanza ed una poca sensibilità civica verso l’unico gesto da fare con le deiezioni  canine: raccoglierle! Questo gesto, così semplice, non è proprio scontato e spesso, neppure la legge scoraggia i padroni “pigri”.

Ma a fronte di pochi, ci sono molti proprietari virtuosi che “equipaggiati” opportunamente gettano le stesse negli appositi cestini. Quindi: ci sono i cestini ed i padroni dovrebbero utilizzarli, tutto semplice… E invece no! Anche per i proprietari virtuosi e rispettosi, vita dura: “Abbiamo i cestini ma non li svuotano con la giusta frequenza – afferma un proprietario sconsolato – a volte non svuotano i cestini anche per due settimane, succede spesso e le bustine per le deiezioni finiscono sui marciapiedi”.

Una signora, racconta le sue quotidiane passeggiate e si commuove nel confidare come il suo cane la protegga dalla solitudine: “Il mio cane rappresenta la mia ragione di vita, mi fa compagnia, mi è stato vicino quando ho affrontato una grave malattia. Però, capisco quando i residenti si lamentano dei padroni incivili, ho una nipotina che abita qui e giocando al parco è inciampata proprio sulle feci di un cane”. Qualcun altro lamenta l’esiguo numero di cestini: “Sono pochi per un quartiere così grande. Io spesso sono costretto a portarmela a casa”.

La somma delle richieste e delle lamentele porta a due considerazioni: da parte istituzionale andrebbe aumentata la frequenza di svuotamento dei cestini per le deiezioni; sul fronte dei cittadini, invece, andrebbe migliorato il senso civico ed il rispetto verso l’ambiente, raccogliendo le stesse.

La risposta del Comune: IN QUEI CESTINI GETTANO DI TUTTO

Pronti ulteriori 500 cestini per le deiezioni dei cani su tutto il territorio, oltre che di 1000 cestini getta-carte

Dal Comune di Fiumicino, riceviamo e pubblichiamo.

“Si precisa che la raccolta delle deiezioni canine avviene regolarmente ogni giovedì, contemporaneamente alla raccolta della plastica, e ogni sabato, contemporaneamente al secco residuo.

Gli uffici dell’Assessorato all’Ambiente confermano diverse segnalazioni da parte degli operatori riguardo alla presenza, costante, nei cestini in questione di rifiuti domestici o comunque diversi dalle deiezioni canine a cui sono preposti.

Il nuovo piano rifiuti prevede, come precedentemente comunicato, l’installazione di ulteriori 500 cestini per le deiezioni dei cani su tutto il territorio, oltre che di 1000 cestini getta-carte”.