La valutazione

L’Invalsi certifica le due Italie: al Nord scuole sempre più efficaci, il Sud non tiene il passo

17 marzo 2019 | 07:00
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L’Invalsi certifica le due Italie: al Nord scuole sempre più efficaci, il Sud non tiene il passo

A completare l’incidenza negativa sulle realtà del meridione è poi il background ambientale e familiare

SCUOLA – Non lasciano spazio a dubbi i dati pubblicati in queste ore dall’Istituto nazionale di valutazione, relativi alle prove invalsi di italiano e matematica nelle classi riguardo il valore aggiunto delle prove nazionali, che fa luce anche sui fattori endogeni, come il background ambientale: a livello di scuola secondaria, le percentuali di istituti eccellenti da Firenze in giù rimangono davvero bassi; alla primaria non va molto meglio.

Secondo l’Invalsi, al Sud le scuole secondarie di primo grado eccellenti sono appena l’1%, mentre gli istituti che non riescono ad incidere sul rendimento degli studenti sono oltre il 10%. Nel Centro Nord, partendo da Firenze, la differenza è molto meno accentuata. Stesso copione negli istituti secondari di secondo grado: nei licei classici e scientifici del Meridione, ad esempio, le scuole efficaci sono il 3-4%, mentre quelle “meno efficaci” sono meno del 10%: nel resto del Paese la predetta differenza è meno marcata.

I DATI INVALSI SU CUI RIFLETTERE

Sempre secondo l’Invalsi, anche alla primaria il gap formativo regionale risulta confermato: il Mezzogiorno e le Isole maggiori si caratterizzano, rispetto all’Italia del Centro-Nord, per una tendenza alla polarizzazione tra scuole che conseguono risultati superiori e scuole che conseguono risultati inferiori a quelli che si potevano predire in base alle caratteristiche dei loro studenti.

Sono queste le conclusioni a cui è giunto l’Istituto sul “valore aggiunto” o “effetto scuola”, la misura della qualità delle competenze degli studenti “al netto” di tre fattori che non dipendono direttamente dalle scuole: il livello socio-culturale del territorio (background ambientale); il livello socio-culturale della famiglia di ciascun alunno (background individuale); le competenze che gli studenti già possedevano all’ingresso della scuola.

A completare l’incidenza negativa sulle realtà del meridione è poi il background ambientale e familiare, su cui si è soffermato l’Invalsi, che ha rimarcato come nei contesti non favorevoli il livello delle competenze da un momento precedente a uno successivo rimane pressoché fermo.