Ritrovata bomba a Rio Fresco, l’evacuazione si terrà a maggio

21 marzo 2019 | 20:38
Share0
Ritrovata bomba a Rio Fresco, l’evacuazione si terrà a maggio

Ritrovata per caso, la bomba, di fabbricazione inglese, è lunga circa un metro per 140 chili di tritolo. Saranno 15mila gli abitanti di Formia da evacuare.

Formia – A Formia, in questi giorni, sembra di essere tornati al maggio del 2005, quando, nella zona di Castellone, circa 6.500 abitanti furono fatti evacuare per via di un ritrovamento bellico risalente al secondo conflitto mondiale. Un salto indietro nel tempo dovuto a un nuovo ritrovamento bellico, stavolta nella zona di Rio Fresco.

Il residuato bellico, ancora una volta, risale alla Seconda Guerra Mondiale, ed è lungo circa un metro per 14o chili di tritolo. Ritrovato quasi per caso, all’interno di un cantiere edile, proprio per le sue dimensioni ha ancor più acceso i riflettori su di sé: l’evacuazione, infatti, per il momento non è possibile.

Infatti, si terrà a maggio – rigorosamente di domenica, possibilmente nella prima metà del mese -, perché ad aprile ci sarebbero troppe manifestazione calendarizzate ormai da tempo – oltre alla Pasqua – che renderebbero ancor più difficili le operazioni. Da un primo calcolo, infatti, sarebbero circa 15mila gli sfollati.

Sulla bomba, di fabbricazione inglese, intanto, lunedì si è tenuta una prima speciale task force – a cui ne seguiranno altre – con i vertici provinciali, per capire quale sia il modo migliore per procedere con le operazioni per il disinnesco.

Per ora, si  sa che saranno evacuate abitazioni private, ma anche chiese, attività commerciali, i presidi di polizia e persino l’ospedale, le cliniche private e le case di riposo che insistono in un raggio di due chilometri rispetto al luogo del ritrovo. Contestualmente, saranno chiuse anche le principali vie di accesso alle città, compresi i collegamenti marittimi con le isole pontine – dirottati verso il porto di Terracina.

Mentre il Comune attende “istruzioni” dal Genio militare di Caserta su quale sarà effettivamente il raggio d’azione da evacuare, due sono i punti su cui l’Amministrazione si sta concentrando: il traffico ferroviario che collega Formia alla Capitale e, soprattutto, dove e come poter far evacuare gli sfollati – le operazioni partiranno naturalmente in anticipo.

(Il Faro on line)