“Cristo vive”, Papa Francesco a Loreto firma l’esortazione post sinodale dedicata ai giovani

25 marzo 2019 | 16:02
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“Cristo vive”, Papa Francesco a Loreto firma l’esortazione post sinodale dedicata ai giovani
“Cristo vive”, Papa Francesco a Loreto firma l’esortazione post sinodale dedicata ai giovani
“Cristo vive”, Papa Francesco a Loreto firma l’esortazione post sinodale dedicata ai giovani
“Cristo vive”, Papa Francesco a Loreto firma l’esortazione post sinodale dedicata ai giovani
“Cristo vive”, Papa Francesco a Loreto firma l’esortazione post sinodale dedicata ai giovani
“Cristo vive”, Papa Francesco a Loreto firma l’esortazione post sinodale dedicata ai giovani

Nella Santa Casa il Pontefice presiede la Santa Messa nel giorno dell’Annunciazione del Signore, poi la preghiera dell’Angelus sul sagrato della basilica lauretana: “Non cadiamo in quella cultura dello scarto che viene proposta dalle molteplici colonizzazioni ideologiche che oggi ci attaccano”

La dinamica della vocazione

Rivolgendosi alle migliaia di pellegrini che affollavano il sagrato della basilica, il Papa ha spiegato come nell’evento dell’Annunciazione “appare la dinamica della vocazione espressa nei tre momenti che hanno scandito il Sinodo: ascolto della Parola-progetto di Dio; discernimento; decisione”.

Per Bergoglio, “la chiamata alla fede e ad un coerente cammino di vita cristiana o di speciale consacrazione è un irrompere discreto ma forte di Dio nella vita di un giovane, per offrirgli in dono il suo amore”.

Il suo disegno sulla nostra vita personale e sociale non si percepisce rimanendo in superficie, ma scendendo a un livello più profondo, dove agiscono le forze morali e spirituali. È lì che Maria invita i giovani a scendere e a sintonizzarsi con l’azione di Dio.

Per quanto riguarda il discernimento, Francesco ha invitato, come Maria, a “scoprire le ‘sorprese’ di Dio. In lei c’è l’attenzione a cogliere tutte le esigenze del progetto di Dio sulla sua vita, a conoscerlo nelle sue sfaccettature, per rendere più responsabile e più completa la propria collaborazione“.

È l’atteggiamento proprio del discepolo: ogni collaborazione umana all’iniziativa gratuita di Dio si deve ispirare a un approfondimento delle proprie capacità e attitudini, coniugato con la consapevolezza che è sempre Dio a donare, ad agire; così anche la povertà e la piccolezza di quanti il Signore chiama a seguirlo sulla via del Vangelo si trasforma nella ricchezza della manifestazione del Signore e nella forza dell’Onnipotente.

La decisione “è il terzo passaggio che caratterizza ogni vocazione cristiana, ed è esplicitato dalla risposta di Maria all’angelo: ‘Avvenga per me secondo la tua parola’”. Quello di Maria è “il ‘sì’ della fiducia piena e della disponibilità totale alla volontà di Dio“.

Maria è il modello di ogni vocazione e l’ispiratrice di ogni pastorale vocazionale: i giovani che sono in ricerca o si interrogano sul loro futuro, possono trovare in Maria Colei che li aiuta a discernere il progetto di Dio su loro stessi e la forza per aderire ad esso.

Bergoglio pensa a Loreto come “a un luogo privilegiato dove i giovani possono venire alla ricerca della propria vocazione, alla scuola di Maria!”.

Da qui l’auspicio affinché si rilanci “il Centro ‘Giovanni Paolo II’ a servizio della Chiesa in Italia e a livello internazionale, in continuità con le indicazioni emerse dal Sinodo”.

Ai frati cappuccini, custodi del santuario, ha poi chiesto “di estendere l’orario di apertura della Basilica e della Santa Casa durante la tarda serata e anche l’inizio della notte quando ci sono gruppi di giovani che vengono a pregare e a discernere la loro vocazione”.

Il Santuario della Santa Casa di Loreto, anche a motivo della sua collocazione geografica al centro della Penisola, si presta per diventare, per la Chiesa che è in Italia, luogo di proposta per una continuazione degli incontri mondiali dei giovani e della famiglia.

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(Il Faro online) – Foto © Vatican Media

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