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Porto turistico di Roma, le nuove prospettive

28 marzo 2019 | 17:38
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Il Faro on line ha intervistato il Dott. Donato Pezzuto, Amministratore Giudiziario della Porto Turistico di Roma Srl.

Ostia – La sala conferenze del porto turistico di Ostia, è stata la location scelta per la conferenza stampa relativa alla seconda Giornata nazionale del Mare e alla settimana compresa tra l’8 ed il 14 Aprile, denominata “Settimana blu” dalla Guardia Costiera laziale.

Il Comandante Regionale del Lazio Vincenzo Leone ed il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Gildo De Angelis, congiuntamente ai Capi del Compartimento di Roma e Gaeta, Comandanti Filippo Marini e Andrea Vaiardi, hanno esposto le principali iniziative promosse sull’intero territorio da parte della Guardia Costiera, in collaborazione con Amministrazioni civiche, enti ed associazioni.

La scelta del porto turistico di Ostia (attualmente in amministrazione giudiziaria), come già autorizzato dal Tribunale di Roma, ha voluto rappresentare un ulteriore momento per riaffermare la legalità e l’impegno delle Istituzioni in una struttura sottoposta a misura di prevenzione.

Il Faro on line ha intervistato il Dott. Donato Pezzuto, Amministratore Giudiziario della Porto Turistico di Roma Srl, per capire quale linea di rilancio si stia seguendo per Ostia e il “suo” porto.

Il Porto turistico di Ostia

La struttura portuale è stata realizzata nel 2001 su una superficie di 200.000 mq che comprende: 833 posti barca con possibilità di ospitare mega yacht fino a 70 metri di lunghezza, 80 negozi per attività commerciali, ristorazione, appartamenti e uffici, 1.200 metri di promenade con pista ciclabile e sbocco sul lungomare di Ostia, oltre 10.000 mq di aree espositive, un anfiteatro all’aperto di 750 sedute, 2.300 posti auto su parcheggi interni ed esterni, un cantiere navale attrezzato con Travel lift da 400 tonnellate. UNa struttura imponente, che però negli ultimi anni è andata via via impoverendosi, fino alla crisi del coinvolgimento con inchieste giudiziarie.

Il progetto rilancio struttura improntato su criteri di economicità: sgombero degli inquilini morosi, azioni legali per recupero credito, implementazione dei sistemi di vigilanza e sicurezza anche con la collaborazione delle Forze di Polizia interne alla struttura (Carabinieri, Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza, Polizia), riposizionamento del Porto di Roma a livello nazionale, attraverso un’accurata strategia di marketing e comunicazione

Di pari passo si cerca di cogliere l’obiettivo di restituire alla cittadinanza la possibilità di frequentare e vivere la struttura portuale, utilizzandola come luogo di incontro e aggregazione.