Ostia, il M5S lascia la sindaca Virginia Raggi sola con il cane
La sindaca viene a Ostia e i consiglieri M5S, riuniti in piazza Anco Marzio, la ignorano. Aria di frattura tra Campidoglio in nome del decentramento
Ostia – Sola come un cane. Anzi, sola con il suo cane. La sindaca Virginia Raggi viene al Lido in occasione del Retake del Canale dei Pescatori e nessuna carica istituzionale del X Municipio e solo uno tra i consiglieri M5S le va incontro. E lei evita di raggiungere piazza Anco Marzio dove sono radunati, guarda caso, i suoi aficionados di movimento.
Aria di burrasca in casa pentastellata. La divisione plastica tra la prima cittadina e i suoi di Ostia si è notata domenica mattina, 31 marzo, in occasione dell’arrivo della sindaca alla foce del Canale dei Pescatori dove 350 volontari di Retake Roma Ostia erano mobilitati per la pulizia generale “Bella Roma“. Con al guinzaglio il suo cagnolino Puffo e al fianco la capo di gabinetto con tre guardie del corpo, Virginia Raggi non ha chiesto notizie dei suoi ma è apparsa in evidente imbarazzo. Il M5S locale non c’era. Lasciata sola a cercare di dare risposte ai mille problemi del litorale. L’unico a presenziare l’evento era il consigliere municipale Danilo Ricci, intervenuto a titolo personale tra i volontari e quindi non in una veste istituzionale.
Mentre Virginia Raggi doveva destreggiarsi con i giornalisti (qui trovi il video) che le chiedevano notizie riguardo al documento che riporta al Campidoglio il potere decentrato su verde e demanio marittino (leggi questo articolo), negando l’evidenza di questa volontà, tutti i consiglieri erano riuniti al banchetto di piazza Anco Marzio. E come per mandare un messaggio al Campidoglio segnavano la distanza fotografandosi tutti insieme. Strano che nel gruppo ci fosse anche Paolo Ferrara, un giorno martello (quando si indica come possibile assessore comunale al Litorale) e un giorno incudine (quando, appunto, fiancheggia il gruppo locale di espropriandi municipali).
D’altra parte anche la sindaca non ha fatto nulla per raggiungere i suoi in piazza Anco Marzio, forse non invitata o comunque stizzita del fatto.
Quali siano le ragioni del litigio da Casa Vianello non è dato sapersi per un movimento abituato a lavare i panni sporchi tra le quattro mura digitali della piattaforma Russeau. Certo, la mossa di riportare a Roma le deleghe sul Demanio marittimo e sul verde non è piaciuta. Ne è testimonianza la protesta, o piuttosto “l’avvertimento” pubblico, fatto dalla presidente Di Pillo e dall’assessore all’Ambiente Ieva sui lavori “fantasma” di riqualificazione di lungomare di Ponente (qui trovi il video). E desta irritazione tra i portavoce locali anche la sconfessione rispetto agli impegni pre-elettorali di non attivare il tritovagliatore di Ostia Antica, fatto già consumato e candidato a fronteggiare l’emergenza dei centri TMB andati a fuoco al Salario e a Rocca Cengia.
La sindaca non veniva a Ostia da quasi quattro mesi ovvero dall’11 dicembre, giorno della demolizione del MedNet, quando aveva preso gli stessi impegni ripetuti ieri (ecco l’intervista di allora). Decisamente fredda l’accoglienza dopo un’assenza così lunga.
La foto di copertina è stata gentilmente concessa da Emanuele Valeri