Fiumicino, bomba esplode davanti alla sede dell’associazione 2punto11
Una tanica innescata deflagra in piena notte. I militanti: “Non ci faremo intimidire”
Fiumicino – Un attentato in piena regola. Con una bomba “depotenziata”, ma pur sempre un attentato. E accaduto alle 2,45 della scorsa notte, quando un boato ha scosso la tranquillità di via Giorgio Giorgis.
Una tanica da 5 litri innescata con polvere pirica e collegata ad una miccia, riempita di escrementi e frattaglie di pollo ha deflagrato davanti alla sede dell’associazione 2punto11.
Sul posto sono intervenuti immediatamente gli agenti del Commissariato di Fiumicino, digos e artificieri.
L’impatto, come detto depotenziato per il contenuto della tanica, non ha causato danni seri se non alle auto parcheggiate e in parte alla serranda.
Certo, oltre alla gravita dell’episodio in sé, c’è anche il vilipendio alla sede di un’associazione di giovani (escrementi nella tanica, e l’esplosione ha provocato ciò che si può immaginare) che sul territorio fanno politica e che solo una settimana fa erano stati “avvertiti” con delle scritte minacciose sulla serranda (leggi qui l’articolo).
2punto11: “Non ci faremo intimidire. Il Sindaco condanni il gesto”
“La bomba fatta esplodere stanotte davanti alla nostra sede non ci intimidisce, anzi, ci sprona ad essere sempre più decisi nella nostra azione politica – afferma un comunicato dell’associazione 2punto11 -.
Non possiamo però non registrare un’escalation di intolleranza e violenza negli ultimi tempi. Senza piagnistei, perché è un rischio che mettiamo in conto per chi fa militanza politica. Ma dobbiamo sottolineare come sia il risultato dell’antifascismo militante e della campagna d’odio di questi ultimi tempi contro chiunque non sia allineato al pensiero unico di sinistra.
A passare da una scritta a una bomba – prosegue l’associazione 2punto11 – ci abbiamo messo una settimana. Il pericolo è di passare ai pestaggi, e poi a chissà cosa…
Un atto gravissimo, a prescindere dai danni effettivi alla struttura; ci aspettiamo che il Sindaco esprima ferma condanna del gesto, quale primo garante della sicurezza del territorio. Fiumicino non può permettersi una deriva di violenza fisica, nemmeno in nome dell’antifascismo.