Lo dichiara il neocampione europeo dello strappo. Nella categoria under 23 ha conquistato un titolo importante, in prospettiva olimpica
Il Faro on line – Nino Pizzolato vince il titolo di campione europeo nella categoria 81 kg a Batumi, in Georgia. L’azzurro sale sul gradino più alto del podio al termine di una prova emozionantissima e ricca di colpi di scena, conquistando l’oro di totale con 356 kg e anche di slancio con 201 kg, con tanto di Record Europeo di specialità e di totale Under 23. Acerrima concorrenza per Pizzolato, che nell’ultima alzata si è giocato tutto, dopo un esercizio di strappo non andato per il meglio e nel quale Nino si è piazzato addirittura settimo. Per l’azzurro di Castelvetrano, che a 23 anni vince il suo primo titolo continentale, si tratta di un successo chiave in vista di Tokyo 2020.
“Avevo una voglia incredibile di salire in pedana – dice Nino Pizzolato dopo la premiazione – e forse la foga mi ha portato a sbagliare due alzate. Poi però avevo talmente tanto desiderio di salire sul podio e di fare bene che ho raccolto al massimo tutte le energie e la concentrazione. Dovevo farcela e ce l’ho fatta! Lo dico sempre, sono un caterpillar o no!? Questa vittoria è frutto di un lavoro di squadra incredibile, a partire dal direttore tecnico Sebastiano Corbu, allo staff medico, dalla segreteria ai miei compagni, dal mio Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro a tutti i tecnici. Sono felicissimo! Ho fatto un passo importante nel mio percorso verso Tokyo 2020. Stasera festeggio ma da domani si torna in palestra per preparare la prossima gara”
La gara
Nino Pizzolato entra in gara nello strappo tra gli ultimi con 155 kg ma la voglia di fare del siciliano lo fa strafare e lo porta a sbagliare la prova. Nino però non molla e torna subito in pedana riuscendo a sollevare i 155 sbagliati pochi minuti prima. Il poliziotto alza la posta a 160 per rimanere attaccato al lettone Ritvars Suharevs ma perde l’equilibrio e lancia indietro il bilanciere; fermo a 155 quindi Pizzolato rimane indietro rispetto agli avversari e finisce addirittura al settimo posto di specialità. Tutto si gioca nello slancio. Pizzolato entra in gara tra gli ultimi a 190 e mostra subito una grandissima sicurezza e una ritrovata concentrazione.
Il lettone Suharevs e l’armeno Harutyunyan se le continuano a dare a colpi di record Juniores (saranno 9 in tutto i nuovi record siglati nel corso della competizione) ma il nostro azzurro rimane concentrato sulla sua gara; alzata la posta a 195, Pizzolato costringe i suoi avversari agli straordinari. Il bulgaro Petr Asayonak e il turco Celil Erdogdu superano l’italiano con 196, quindi per Nino si apre una sola possibilità: tentare i 201 kg, per superare il totale di 355 del bulgaro. Se avesse fallito avrebbe conquistato solo il bronzo di specialità e nessuna medaglia di totale. O la va o la spacca. Nino è quindi l’ultimo a salire in pedana e lo fa con una determinazione strabiliante, riuscendo a sollevare i 201. E’ record europeo under 23. E’ oro di specialità! E’ Titolo Continentale!
“A me le cose facili non piacciono, solo cose difficili! – dice con il sorriso a fine gara il direttore tecnico Sebastiano Corbu – Ci siamo giocati tutto all’ultima alzata, abbiamo rischiato ed è andata bene! Alla fine ho preso Nino e glie l’ho chiesto direttamente: “Te la senti?” Lui mi ha detto di sì, si è messo a completa disposizione e allora ho deciso che avremmo rischiato il tutto per tutto. Nino ce li aveva i kili, ha lavorato tanto in palestra, sapevo che ce la poteva fare. Sono strafelice!”
“Quando manchi da tanto tempo da una pedana internazionale di questo livello ci può stare che sbagli l’approccio alla gara. Ma riprendersi in quel modo nello slancio significa essere un fuoriclasse e Nino Pizzolato ha dimostrato di esserlo”. E’ emozionatissimo a fine gara il presidente Antonio Urso. “Abbiamo vinto due titoli continentali in due categorie complicatissime, la 55 kg con Scarantino e la 81 kg con Pizzolato. Chiudiamo questi Europei in maniera strepitosa, con 5 ori 2 argenti e 2 bronzi, senza considerare che abbiamo lasciato almeno 7/8 medaglie per strada, e che abbiamo perso per un soffio. Sono tutte ottime premesse per guardare ai prossimi Mondiali Juniores e Seniores e per proiettarci verso Tokyo 2020 con positività”.