Formula E a Ostia: tutti gli operatori economici favorevoli
La nostra proposta raccolta dagli operatori turistici che chiedono al Comune di Roma di valutare da subito il trasferimento della gara di auto elettriche Formula E dall’Eur
Ostia – Sulla trasformazione del lungomare in pista da Formula E è un coro di consensi: per gli operatori economici e turistici l’E-Prix sarebbe un’occasione di grande rilancio d’immagine del mare di Roma.
Se ne è parlato ad un incontro tenutosi tra tutte le categorie economiche di Ostia presso il Polo natatorio. Commercianti, albergatori, balneari, titolari di campeggio e professionisti si sono espressi favorevolmente al progetto lanciato da ilfaroonline di trasferire, almeno per tre edizioni, la Formula E al Lido (questo è l’articolo). L’obiettivo è quello di convincere l’amministrazione capitolina e gli organizzatori del campionato mondiale di auto elettriche a trasformare il lungomare in pista automobilistica come avviene da sempre a Montecarlo.
Gli operatori economici, pur con qualche sfumatura individuale, concordano che l’obiettivo è fattibile e che si tratta di un’occasione da non perdere per Ostia. Proporre in diretta televisiva a circa 200 milioni di telespettatori le immagini delle bellezze di Ostia, dallo skyline dei villini liberty del lungomare, agli scavi romani, alle chiome verdi della pineta, alle spiagge attrezzate con impianti storici e moderni, alle strutture monumentali del Pontile, della Rotonda e del trampolino del Kursaal, sarebbe una cartolina di valore incalcolabile.
D’altra parte già nel 2019 delle 12 località tappa del campionato di Formula E ben tre (Hong Kong, la cinese Sanya e il Principato di Monaco) si svolgono sul lungomare o fronteporto. E diventano quattro se si include il circuito di New York realizzato sul fiume Hudson.
In più, è convincimento generale, si tratterebbe di un evento in grado di attivare il circuito virtuoso della mobilità ecosostenibile: minor mobilità con motori a scoppio, più mezzi pubblici, più biciclette. da lì potrebbe attivarsi un volano di sensibilità ambientalista, ad esempio con minor uso di plastiche usa e getta e opzione cemento zero.
E’ chiaro che si tratta di un primo passo, di una sorta di referendum del quale diamo resoconto attraverso il video pubblicato in questa pagina. Riconosciuto il proprio parere favorevole, infatti, tutti concordano anche sulla necessità di approfondire con l’amministrazione capitolina e con gli organizzatori anche gli aspetti di ricaduta in opere pubbliche. L’arrivo della Formula E con un circuito cittadino ad hoc, infatti, deve portare benefici diretti anche all’assetto urbano indipendentemente dalla semplice asfaltatura del piano stradale del lungomare. Il verde pubblico, l’arredo urbano, il tracciato alternativo alla chiusura delle strade per l’evento (che, in ogni caso impegnerebbe il lungomare solo per una settimana l’anno) necessiterebbero di interventi severi di manutenzione e di abbellimento. Ed è questo passaggio che dagli imprenditori viene ritenuto imprescindibile: sacrifici sì ma purchè a Ostia rimangano segni evidenti della contropartita. In fin dei conti gli ostiensi farebbero un favore non di poco conto a Roma ed ai romani liberando l’Eur del circuito con tutti i suoi effetti collaterali.