Discesa internazionale del Tevere, il 12 maggio la tappa finale a Fiumicino
Si concluderà in Darsena l’evento che, da oltre 40 anni, coinvolge centinaia di persone nella discesa del Tevere da Città di Castello fino a Roma; in canoa, a piedi o in bici
Fiumicino – Partirà da Città di Castello per poi approdare, nella tappa finale, a Fiumicino. Si tratta della 40ma edizione della ‘Discesa internazionale del Tevere’ in kajak. E’ una manifestazione sportiva, ecologica, turistica e culturale che si ripete, appunto, da 40 anni e coinvolge non solo gli amanti della canoa ma tutti coloro che vogliono, comunque, costeggiare il Tevere a piedi o in bici, insomma aperto a tutti gli appassionati della natura.
L’evento, fin dagli inizi, avviene sempre tra un periodo compreso fra il 25 aprile e la prima settimana di maggio, proprio per trovare una condizione adeguata del biondo fiume.
“La Darsena di Fiumicino accoglierà il 12 maggio prossimo centinai di canoisti, ciclisti e camminatori provenienti da diversi paesi europei, che parteciperanno al viaggio organizzato lungo le sponde del Tevere, in un percorso guidato in kajak, con finalità turistiche e sportive, a diretto contatto con la natura e le sue ricchezze ambientali”, spiega Paolo Calicchio, assessore allo sport.
Che aggiunge: “L’evento, diviso in sette tappe, consentirà ai partecipanti di osservare paesaggi meravigliosi e selvaggi, visitare luoghi d’arte e siti archeologici laziali ed umbri, nei trenta chilometri giornalieri di percorrenza, previsti da programma, per canoe e biciclette.
La Discesa oltre a costituire un laboratorio sperimentale itinerante di economia circolare e di rispetto ambientale, fornisce anche l’opportunità di rivalutare il discorso mobilità lungo le sponde del Tevere, creando condizioni favorevoli di trasporto via fiume.
La navigazione del Tevere è stata, fin dai tempi antichi, un elemento essenziale per l’approvvigionamento della città di Roma in epoca romana, dall’imperatore Claudio all’imperatore Traiano, i quali, attraverso due efficienti porti garantirono, con barche fluviali e navi di piccolo tonnellaggio, la risalita del Tevere”.
E conclude: “Oggi grazie al percorso storico, culturale e turistico promosso dall’ideatore della discesa, Francesco Bartolozzi, senza finalità agonistiche ma solo di sportività, divertimento e convivialità. I partecipanti vivranno l’emozione unica di ammirare paesaggi meravigliosi, attraverso la valida idea di turismo lento ed itinerante”.
(Il Faro online)